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Lecce-Genoa 0-2 al 45'. Salentini distratti, Pandev li punisce
no scatenato Goran Pandev fa ammattire il Lecce e porta il Genoa a un doppio vantaggio dopo i primi 45' in una delicata sfida salvezza.
Rispetto all'ultima partita di campionato, Liverani ritrova Majer a centrocampo. Squalificato Rossettini, spazio a Dell'Orco al centro della difesa. Davanti Babacar vince il ballottaggio con Farias e Falco e farà coppia con La Mantia. Thiago Motta conferma la difesa a tre vista in Coppa Italia contro l'Ascoli e ribadisce la fiducia a Pinamonti, protagonista con una doppietta martedì. Ghiglione vince il ballottaggio con Ankersen, confermato Schone che formerà la cerniera di centrocampo con Sturaro.
Primo tempo tutt'altro che esaltante, risultato tutto sommato giusto, con un Genoa sceso in campo con un approccio migliore, determinato a fare risultato e abile a sfruttare le defaillances dei salentini, che si sono per ora distinti per i numerosi palloni persi. Uno di essi è sanguinoso: Gabriel per anticipare Pinamonti esce dall'area e spazza, trovando però la vecchia volpe Pandev ad avventarsi sul pallone e calciare da quasi quaranta metri (39.7, per la precisione) col sinistro, superandolo con un pallonetto. Il Lecce è fin qui poca cosa: Babacar ha una occasione di testa, poi si incarta nel finale del tempo nel tentativo di concludere a rete. Anche La Mantia fatica, ben controllato dall'attenta difesa genoana. A sei secondi dalla fine dei tre minuti di recupero Lucioni atterra ancora Pandev in area: è rigore che Criscito calcia benissimo, indirizzandolo nel sette alla destra del portiere che intuisce ma non ci arriva.
Rispetto all'ultima partita di campionato, Liverani ritrova Majer a centrocampo. Squalificato Rossettini, spazio a Dell'Orco al centro della difesa. Davanti Babacar vince il ballottaggio con Farias e Falco e farà coppia con La Mantia. Thiago Motta conferma la difesa a tre vista in Coppa Italia contro l'Ascoli e ribadisce la fiducia a Pinamonti, protagonista con una doppietta martedì. Ghiglione vince il ballottaggio con Ankersen, confermato Schone che formerà la cerniera di centrocampo con Sturaro.
Primo tempo tutt'altro che esaltante, risultato tutto sommato giusto, con un Genoa sceso in campo con un approccio migliore, determinato a fare risultato e abile a sfruttare le defaillances dei salentini, che si sono per ora distinti per i numerosi palloni persi. Uno di essi è sanguinoso: Gabriel per anticipare Pinamonti esce dall'area e spazza, trovando però la vecchia volpe Pandev ad avventarsi sul pallone e calciare da quasi quaranta metri (39.7, per la precisione) col sinistro, superandolo con un pallonetto. Il Lecce è fin qui poca cosa: Babacar ha una occasione di testa, poi si incarta nel finale del tempo nel tentativo di concludere a rete. Anche La Mantia fatica, ben controllato dall'attenta difesa genoana. A sei secondi dalla fine dei tre minuti di recupero Lucioni atterra ancora Pandev in area: è rigore che Criscito calcia benissimo, indirizzandolo nel sette alla destra del portiere che intuisce ma non ci arriva.
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