TUTTO mercato WEB
Vicenza, Di Carlo: "Sono tranquillissimo, ma serve una vittoria per ripartire"
“Io sono tranquillissimo, ma allo stesso tempo so che bisogna correre un po' di più per recuperare i punti persi. Dobbiamo imparare dagli errori, compattarci e migliorarsi. La fiducia non manca, ma abbiamo bisogno di un risultato per ripartire”. Esordisce così il tecnico del Vicenza Domenico Di Carlo alla vigilia della sfida con la SPAL: “Bisogna essere forti di testa e tenere la mente sgombra dopo la prestazione di alto spessore contro il Pisa. Abbiamo dato un segnale forte e questo ci dà fiducia. Il gol di Ranocchia poteva essere la svolta, ma è arrivata una sconfitta ed è un peccato. Ora servono i punti, tutti vogliamo portare a casa dei punti per cancellare lo zero in classifica. - continua Di Carlo come riporta Trivenetogoal.it - Abbiamo perso Bruscagin e Lanzafame, il resto del gruppo non riusciamo a recuperare Diaw e Taugourdeau, sceglierò domani la formazione perchè contro il Pisa abbiamo speso molto a livello mentale. Bruscagin sta meglio, sembrava più grave e ora deve fare esami strumentali. Meggiorini può tenere a distanza di tre giorni? Ormai lo conosciamo, è rientrato da poco, se lo avesse fatto tempo fa starebbe meglio, lo stesso dicasi per Rigoni. L’unico reparto in cui sono tranquillo è la difesa”.
Altre notizie
Ultime dai canali
milanCapello: "Non vorrei essere nei panni dei dirigenti del Milan nella scelta del nuovo allenatore"
juventusMomblano: 'Futuro Vlahovic dipende da Juve. Vi dico il prezzo di mercato'
juventusGudmundsson, il Tottenham pronto a fare la voce grossa
cagliariCagliari grande con le grandi, ora può giocarsela con tutte. Al rush finale senza paura. Gioco, coraggio, autostima e motivazioni: la ricetta salvezza dei rossoblù
milanAdani consiglia un allenatore al Milan... pur non scartando De Zerbi
milanTMW Radio - Pellegatti: "Sarei molto sorpreso se al Milan arrivasse Sarri, così come Conte"
juventusKean, la Juve potrebbe cederlo a Nizza o Monaco
fiorentinaLEGGEREZZA ED EPISODI CONTRO: A BERGAMO UN KO CHE FA MALE. MA PER LA VIOLA C'È ANCORA L'EUROPA
Primo piano