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Livorno, Heller: "Salvezza obiettivo minimo. Fideiussione per il mercato? Ci lavoriamo"
"Non parlerei di sensazioni, ma di lavoro da fare per ricostruire il tessuto societario del Livorno messo a rischio dalle varie vicende dei soci. A cominciare
dal Gruppo Carrano che ha deluso tutti, me in primis": così, il presidente del Livorno Giorgio Heller dalle colonne de Il Tirreno - ed. Livorno.
Una ristrutturazione, quella societaria, alquanto necessaria per il futuro: "Diciamo che se non facciamo questa operazione di ristrutturazione corriamo il rischio che il Livorno non riesca neanche a competere per una salvezza tranquilla, che è un obiettivo da minimo sindacale. Il 24 dicembre l’assemblea dei soci ha effettuato tutti gli adempimenti formali e informali che hanno portato al nuovo CdA. Adesso è inutile fare la cronistoria della riunione e di quelle che l’hanno preceduta. Ora dobbiamo essere proattivi. Il risultato è che adesso c’è un presidente – il sottoscritto –, un vicepresidente (Guido Presta) e l’amministratore delegato (Silvio Aimo). Tutti hanno il compito urgente di trovare soluzioni societarie di vicinanza alla squadra sotto forma di sponsorizzazioni, perché no anche da parte di gruppi livornesi".
E sui possibili innesti: "Il mercato dipende dalla fideiussione. Senza quella saremo in difficoltà. Tutto il CdA, me compreso si sta occupando della questione della fideiussione. Spero di poter trovare una soluzione. Ho detto spero: non che ce l’ho. Non c’è né da essere ottimisti, né pessimisti. La fideiussione viaggia con tempi e modi bancari a meno che non si intervenga con una forza superiore, inutile dire a chi mi riferisco (Aldo Spinelli, ndr). C’è comunque anche una seconda via, legata alla Covisoc, che potrebbe risolvere la situazione in tempi più brevi".
dal Gruppo Carrano che ha deluso tutti, me in primis": così, il presidente del Livorno Giorgio Heller dalle colonne de Il Tirreno - ed. Livorno.
Una ristrutturazione, quella societaria, alquanto necessaria per il futuro: "Diciamo che se non facciamo questa operazione di ristrutturazione corriamo il rischio che il Livorno non riesca neanche a competere per una salvezza tranquilla, che è un obiettivo da minimo sindacale. Il 24 dicembre l’assemblea dei soci ha effettuato tutti gli adempimenti formali e informali che hanno portato al nuovo CdA. Adesso è inutile fare la cronistoria della riunione e di quelle che l’hanno preceduta. Ora dobbiamo essere proattivi. Il risultato è che adesso c’è un presidente – il sottoscritto –, un vicepresidente (Guido Presta) e l’amministratore delegato (Silvio Aimo). Tutti hanno il compito urgente di trovare soluzioni societarie di vicinanza alla squadra sotto forma di sponsorizzazioni, perché no anche da parte di gruppi livornesi".
E sui possibili innesti: "Il mercato dipende dalla fideiussione. Senza quella saremo in difficoltà. Tutto il CdA, me compreso si sta occupando della questione della fideiussione. Spero di poter trovare una soluzione. Ho detto spero: non che ce l’ho. Non c’è né da essere ottimisti, né pessimisti. La fideiussione viaggia con tempi e modi bancari a meno che non si intervenga con una forza superiore, inutile dire a chi mi riferisco (Aldo Spinelli, ndr). C’è comunque anche una seconda via, legata alla Covisoc, che potrebbe risolvere la situazione in tempi più brevi".
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