Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / News
Il Tribunale di Madrid: "La UEFA non può agire contro la Super League"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 14 luglio 2021, 15:24News
di Antonio Tiziano Palmieri
per Milannews.it

Il Tribunale di Madrid: "La UEFA non può agire contro la Super League"

Il Tribunale di Madrid ha confermato che la Uefa non può agire contro la sua società controllante, A22 Sports Management. Stando a quanto riportato da Marca, la stessa UEFA ha chiesto la società non fosse presente nella causa contro i 12 club fondatori della Super League. Sul tema, lo scorso 1 luglio, si era mosso il magistrato Manuel Ruiz de Lara, che aveva invitato la UEFA a non escludere i club fondatori dalle competizioni da essa organizzate, in quanto ciò implicherebbe l’irrogazione di sanzioni pecuniarie e anche la possibilità di incorrere in un reato di disobbedienza all’autorità giudiziaria. La nota rilasciata dalla Corte Superiore di Giustizia di Madrid afferma quanto segue:

Il magistrato del Tribunale commerciale n. 17 di Madrid ha confermato integralmente l’ordinanza del 4 giugno 2021, con la quale è stato concordato l’intervento della società A22 Sports Management SL nel procedimento noto come “caso Super League”.

La partecipazione della suddetta società nella fattispecie era stata impugnata dalla UEFA, e, con ordinanza allegata e non più impugnabile, la Corte rigetta tale domanda, tra l’altro in diritto, in quanto e come accertato nell’articolo 13 del codice di procedura civile, mentre un processo è pendente, può essere ammesso come convenuto chiunque dimostri di avere un interesse diretto e legittimo verso l’esito della causa. In particolare, qualsiasi consumatore o utente può intervenire nei processi istituiti dagli enti legalmente riconosciuti per la difesa degli interessi degli stessi.