Fonseca, è ora di cambiare la marcia: così si rischia l'Europa anche minore.. altro che Champions
Ventidue punti dopo 14 giornate di campionato e una media di 1,57 punti a partita. Numeri assolutamente non positivi per il Milan di Fonseca, che in campionato dice addio definitivamente ai sogni scudetto, e si dovrà concentrare sulla rincorsa al quarto (o quinto) posto che significa Champions League, obiettivo stagionale dei rossoneri. Il brutto KO di Bergamo non può essere solamente attribuito all’arbitro La Penna, ma soprattutto a una squadra che nel secondo tempo ha cercato solamente di difendersi senza mai rendersi pericolosa dalle parti di Carnesecchi.
Da quando il campionato di Serie A è a 20 squadre, il Milan aveva iniziato anche altre volte in maniera così negativa o addirittura peggio. In sei occasioni, solamente in una (2012-2013) i rossoneri riuscirono a recuperare posizioni e a raggiungere la Champions League.
Nella stagione post-Calciopoli (2006-2007) il Milan di Ancelotti che partiva con meno 8 punti, dopo 14 giornate aveva collezionato 12 punti e si trovava in quindicesima posizione. In realtà i punti conquistati sul campo furono 20 e a fine stagione i rossoneri arrivarono quinti a due punti dalla Champions (fatale fu la sconfitta alla penultima 3-1 a Napoli e il successo della viola l’ultima giornata a Torino contro i granata).
Nel 2012/2013 il Milan di Allegri dopo 14 giornate aveva 18 punti e si trovava in nona posizione. A gennaio la società acquistò Balotelli e i rossoneri ottennero il traguardo della Champions League solamente nel recupero dell’ultima giornata a Siena, quando Balotelli prima, Mexes poi, regalarono la vittoria e si presero la rivincita sulla Fiorentina.
La stagione successiva (2013-2014) il Milan di Allegri aveva un punto in meno all’anno precedente (17), ma nonostante l’esonero del tecnico livornese e l’arrivo di Seedorf, la stagione si chiuse con un desolante ottavo posto con i rossoneri fuori dalle Coppe.
Nel 2014/2015, con Pippo Inzaghi allenatore il Milan dopo 14 giornate aveva portato a casa 21 punti trovandosi in settima posizione, ma a fine anno i rossoneri scivolarono addirittura al decimo posto, che resta anche il peggior posizionamento da quando ci sono le 20 squadre in A.
Nel 2017/2018 Montella iniziò al Milan, ma al termine della quattordicesima giornata fu esonerato per lasciare spazio a Gattuso. Il tecnico campano aveva conquistato solamente 20 punti, mentre Gattuso non fece molto meglio e il Milan chiuse al sesto posto, che valse l’Europa League.
La stagione del Covid fu molto particolare: Giampaolo iniziò male e alla settima fu esonerato per lasciare il posto a Pioli, che però dopo 14 giornate avevano collezionato 17 punti, trovandosi in dodicesima posizione. A fine anno, ma ricordiamo che la seconda parte di stagione fu giocata in estate con partite ogni tre giorni, il Milan chiuse al sesto posto, qualificandosi per l’Europa League.
Fonseca sa che non può più sbagliare. Il tecnico portoghese sembra non essere in bilico, ma è anche vero che nelle prossime gare si giocherà tanto, probabilmente quasi tutto. Genoa, Verona e Roma prima della Supercoppa sono tre gare da non sbagliare e i rossoneri se vorranno raggiungere la zona Champions, dovranno necessariamente fare dai 7 a 9 punti, senza dimenticare che la gara di mercoledì contro la Stella Rossa in Champions sarà un altro tassello fondamentale della stagione rossonera.
Di Valentino Cesarini