
La regola numero 1 di Allegri: poche chiacchiere, tanto lavoro e restare con i piedi per terra
La classifica è bella, dopo parecchio tempo il tifoso del Milan sente finalmente quel brividino dietro la schiena nel guardarla, nel vedere il nome "Milan" vicino al numero 1, nel vederlo da solo davanti a tutti ma c'è una cosa da evitare assolutamente: fare il passo più lungo della gamba. Siamo al 23 ottobre, sono passate 7 giornate di campionato e ne mancano ancora 31, tante, troppe, per poter pensare a quel sogno che non stiamo qui neanche a nominare. Per quanto sia bello e comprensibile, come ripete e ha ripetuto ancora una volta nella conferenza stampa alla viglia di Milan Pisa, dobbiamo "Chiacchierare poco e correre molto" e pensare a conquistare assolutamente il 4 posto e l'equivalente ritorno in Champions League, competizione alla quale il Milan non può e non deve mai mancare.
"Dobbiamo pensare giorno dopo giorno ad arrivare alla quota Champions, che di solito è 74 punti", questo è quello a cui dobbiamo puntare ed è qui da dove dobbiamo partire, senza voli pindarici e senza farci venire l'acquolina per qualcosa che ad oggi non è nei piani del nostro allenatore. Domani con il Pisa è una partita delicata, insidiosa, complicata l'ha definita il mister, e guai a pensare di andare a San Siro a fare una passeggiata di salute perchè ci si rischia di far male, come è stato per l'altro contro la Cremonese, altra storia, sembra anche altro campionato, ma sempre da tenere lì fissa nella mente. Partita insidiosa anche perchè ricordiamo l'emergenza infortuni che il Milan sta vivendo, con Rabiot e Pulisic che saranno out fino alla prossima sosta, Loftus-Cheek che sarà da valutare domani, Estupinian che va verso il forfait e il solo recupero di Nkunku, il Milan si presenta anche a questa partita con gli uomini contati e martedì ci sarà l'infrasettimanale a Bergamo, contro l'Atalanta, al quale però ci penseremo da domani sera.
Non cadiamo dunque nella tentazione di esaltarci, di chi ci dice che siamo la squadra da battere, di chi parla di fallimento in caso di mancato scudetto, perchè il percorso è appena inizato e non dobbiamo dimenticarci da dove è partito, da un ottavo posto e da una conseguente mancata qualificazione a tutte le competizioni europee. Fino alla prossima sosta di Novembre abbiamo in ordine Pisa, Atalanta, Roma e Parma, poi dal rientro inizierà un campionato nel campionato, con partite ininterrotte dal 23 novembre al 22 marzo, quando ci sarà la nuova sosta. Da li poi, come dice sempre il Mister, capiremo quali obiettivi e traguardi potrà raggiungere la squadra, ma solo quel punto che ad oggi è ancora molto ma molto lontano.






