Solo Allegri ci può riuscire. Maignan, il pasticciaccio brutto di via Aldo Rossi. La lezione di Berlusconi e Galliani. Il Como vola. Perth… vi prego!
Due volte bravo Massimiliano Allegri. Abile e esperto nel guidare questo Milan al secondo posto in classifica con una sola sconfitta, subita quando gli ombrelloni erano ancora aperti e l’aria sapeva di crema abbronzante. Oggi le prime luci di Natale stanno illuminando le strade e le piazze mentre il Milan, grazie a sette vittorie e quattro pareggi, occupa una posizione, ricca di prospettive e speranze.
Pragmatico, intelligente, preparato, reattivo, spettacolare quando serve, umile quando è necessario, il Lodolaio continua a volare basso, ma già rapace contro Bologna, Napoli, Roma e Inter. Due volte bravo, dicevo, perché Allegri, oggi il vero manager del Club, sta parlando tutti i giorni con Mike Maignan, per cercare nell’impresa disperata di convincerlo a firmare. Fermando l’intenzione del francese di lasciare il Milan la scorsa estate, Max è già riuscito a garantire almeno otto punti in classifica, se si considerano le prodezze contro Napoli, Juventus, Roma, Parma e Inter, per ricordare quelle più decisive.
La gestione del rinnovo è stata a dir poco romanzesca, per usare l’aggettivo più morbido possibile. A sentire l’entourage del portiere, ripercorriamo la storia più volte illustrata, mai smentita dal Milan. Nell’autunno 2024, Giorgio Furlani e Mike Maignan avevano stipulato un accordo per un rinnovo del contratto fino al 2028, a 5/5,5 milioni l’anno. MIKE NON HA MAI CHIESTO 7 o 8 COME, AD ARTE, VIENE MESSO IN GIRO IN QUESTE ORE.
Poi un silenzio assordante, che può certamente aver tolto serenità al portiere. Le sue incertezze di gennaio e febbraio potrebbero essere imputate soprattutto a questo stato d’animo. Due maestri di psicologia come Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, quando un giocatore si infortunava o attraversava un pessimo periodo di forma, lo convocavano e gli offrivano il rinnovo del contratto, magari aumentato. Mai quando era al massimo della condizione, ma sempre per aiutarlo in un momento complicato.
L’esatto contrario di quello accaduto a Maignan, spinto ancora più giù. Proprio a febbraio infatti il colpo di scena: Giorgio Furlani comunica che la cifra pattuita sia scesa a 4 milioni, ritoccata verso il basso, forse proprio per le prestazioni ritenute non all’altezza. Come se fossimo al Nasdaq di Wall Street, dove le società del settore tecnologico oscillano in base al mercato. Seguendo questo modo di pensare, al portiere francese, sceso a quattro milioni di ingaggio dopo la papera di Rotterdam o Cagliari, oggi dovrebbero essere offerti otto milioni, come i punti, ripeto, portati alla classifica.
Non credo però che sarà così. Continuiamo con la nostra storia che non è certo finita nel febbraio 2025. Sempre a sentire gli agenti del portiere, Giorgio Furlani avrebbe promesso una risposta dopo il suo incontro con Gerry Cardinale, ai primi di marzo. Da allora i contatti sono CESSATI! La situazione oggi appare paradossale. A gennaio, Maignan potrebbe firmare per un altro club, senza che il Milan incassi dunque un euro. Se avesse avuto un contratto, il valore di Mike sarebbe, sto basso, di almeno 25/30 milioni. Quindi nelle casse del Milan non solo non entrano quei milioni, ma ne uscirebbero quelli per prendere un altro portiere. Calcoliamo la spesa, tra ingaggio e cartellino, di altri 20/30 milioni per un numero uno meno bravo e carismatico. INSOMMA, PER RISPARMIARE UN MILIONE, TRA ANDARE E VENIRE, IL MILAN NE LASCIA SUL TAVOLO ALMENO 50/60!
Veniamo alle ultime ore. Il Milan sembra vorrebbe riproporre l’offerta di un anno fa, quella di cinque milioni. Da quello che trapela comunque con poca convinzione. Infatti i dirigenti milanisti ritengono comunque forse troppo generoso un ingaggio di 5 milioni per un over 30. Voglio ricordare che i campioni che giocano in Serie A, e Maignan lo è, prendono anche oltre i 5 milioni come Dybala 7 milioni, Calhanoglu 6 milioni, Lukaku 6 milioni. Il bue però potrebbe essere già scappato ed essersi allontanato di molto dalla stalla. Spero che Allegri, solo lui ci può riuscire, lo possa riacciuffare e rimetterlo sulla linea di porta rossonero. Non so se però sia chiaro. Non è più solo una questione di vil denaro! Tutto questo film, triste e cupo, per un MILIONE DI EURO! NON CREDO ALLA POSSIBILITÀ CHE MAIGNAN VADA ALL’INTER. SAREBBE TROPPO!!
Per non dimenticare, chiudo con la questione Perth. Non se ne parla più, ma temo che il pericolo di questa trasferta allucinante non sia ancora scongiurato. Intanto il Como prosegue la sua scalata alla classifica, non troppo lontano dal Milan di Allegri. Continua a essere, per me, un’idea bizzarra affrontare una possibile concorrente diretta per la Champions League in campo neutro, dopo un viaggio di 22 ore, con il cambio di clima. Invece che a San Siro, con il tifo della splendida curva rossonera, voto di domenica 8, in un successivo mercoledì di febbraio. Rinnovi complicati, trasferte impossibili… Ma le cose normali mai?!?








