Spalletti spezza la maledizione norvegese, la Juve infrange il tabù Bodo e della Champions
Sembrava una serata di quelle stregate, una delle partite che ti scappano di mano anche quando sembravano ormai in pugno, ma alla fine, anche grazie a un pizzico di buona sorte, la Juventus è riuscita a portarsi a casa la tanto agognata prima vittoria nel suo cammino in questa edizione della Champions League. Lo ha fatto su un campo tabù per le italiane come quello del Bodo: l'ultima vittoria nostrana risaliva a mezzo secolo fa, dopo i capitomboli recenti di Roma (due volte) e Lazio, è la Vecchia Signora a interrompere la maledizione norvegese. Cosa che agli occhi dell'ex ct Spalletti avrà più forte valenza.
A cambiare le sorti di questa Juventus è stato Kenan Yildiz, autentico trascinatore dei bianconeri, catalizzatore della manovra offensiva e punto di riferimento per chiunque lo circondi nonostante l'ancor giovane età. Inevitabile che sia lui il migliore in campo, anche se per Spalletti c'è da sorridere anche guardando al fatto che i due centravanti fin qui 'di riserva', Openda e David, abbiano segnato entrambi. Non c'è solo Vlahovic.
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Il tecnico bianconero Luciano Spalletti ha parlato al termine della partita in conferenza stampa: "Il primo tempo l'abbiamo giocato male? Secondo me no, perchè abbiamo avuto due occasioni nitidissime per fare gol. È stata una partita dove non abbiamo avuto strapotere come nel secondo tempo dove a tratti eravamo sopra. Io le ho viste le partite precedenti qui, il Tottenham, il Monaco ho visto come ha vinto. Se si va nei particolari vi faccio vedere che c’è stata differenze tra la nostra partita e le loro".













