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...con Nicola Legrottaglie
“Emozioni e motivazioni: Juve, così puoi battere l’Inter. CR7 pensa agli obiettivi personali: si può fare a meno di lui. Torino, così dimentichi il 7-0. E il Benevento...”
“Il calcio è fatto di emozioni e motivazioni. La Juventus deve essere più cinica e motivata rispetto all’Inter per fare risultato”. Così a Tuttomercatoweb l’ex difensore - tra le altre - della Juve, Nicola Legrottaglie.
Che è successo quest’anno ai bianconeri?
“È un’annata diversa dalle altre. Alcune cose non hanno funzionato come ci si aspettasse. Forse nella messa in pratica di alcune cose che l’allenatore aveva in testa qualche giocatore ha reso meno rispetto alle aspettative. E poi ci sono stati degli infortuni. Dybala avrebbe dato qualità e accordato ai reparti: la sua assenza ha tolto tanti punti”.
Cristiano Ronaldo potrebbe andar via. La Juve può fare a meno di lui?
“Per il calcio italiano è un giocatore atipico. Fonda la sua peculiarità su stesso e sugli obiettivi personali. Il suo lavoro si basa su questo e quando lo prendi devi metterlo in preventivo. La proposta di Pirlo si è basata sul movimento dei vari calciatori occupando delle posizioni prestabilite, conta il collettivo”.
E l’Inter?
“È più completa e ha dimostrato un’ identità che ha portato avanti per tutto l’anno. Pratica un bel calcio”.
Eppure in tanti hanno criticato il gioco dell’Inter...
“Macché. Una squadra che vince non gioca male. Forse gioca un calcio che secondo alcuni non è moderno perché si è creato lo stereotipo che una squadra gioca bene se fa trecento passaggi”.
Il Torino è atteso dall’esame Spezia. Come si dimentica un 7-0 come quello di mercoledì?
“Non guardando indietro e pensare subito a quello che verrà. Emotivamente si abbassa l’autostima. Prendere sette gol ti porta pensieri negativi. E il rischio è di pagare qualcosa nelle partite successive. Allenatore e società devono essere in grado di supportare i calciatori”.
Chi saluterà la Serie A?
“Vedo penalizzato il Benevento, credo che sia il primo candidato a retrocedere”.
Che è successo quest’anno ai bianconeri?
“È un’annata diversa dalle altre. Alcune cose non hanno funzionato come ci si aspettasse. Forse nella messa in pratica di alcune cose che l’allenatore aveva in testa qualche giocatore ha reso meno rispetto alle aspettative. E poi ci sono stati degli infortuni. Dybala avrebbe dato qualità e accordato ai reparti: la sua assenza ha tolto tanti punti”.
Cristiano Ronaldo potrebbe andar via. La Juve può fare a meno di lui?
“Per il calcio italiano è un giocatore atipico. Fonda la sua peculiarità su stesso e sugli obiettivi personali. Il suo lavoro si basa su questo e quando lo prendi devi metterlo in preventivo. La proposta di Pirlo si è basata sul movimento dei vari calciatori occupando delle posizioni prestabilite, conta il collettivo”.
E l’Inter?
“È più completa e ha dimostrato un’ identità che ha portato avanti per tutto l’anno. Pratica un bel calcio”.
Eppure in tanti hanno criticato il gioco dell’Inter...
“Macché. Una squadra che vince non gioca male. Forse gioca un calcio che secondo alcuni non è moderno perché si è creato lo stereotipo che una squadra gioca bene se fa trecento passaggi”.
Il Torino è atteso dall’esame Spezia. Come si dimentica un 7-0 come quello di mercoledì?
“Non guardando indietro e pensare subito a quello che verrà. Emotivamente si abbassa l’autostima. Prendere sette gol ti porta pensieri negativi. E il rischio è di pagare qualcosa nelle partite successive. Allenatore e società devono essere in grado di supportare i calciatori”.
Chi saluterà la Serie A?
“Vedo penalizzato il Benevento, credo che sia il primo candidato a retrocedere”.
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