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Roma, Jacobelli: “Non trovo una ragione convincente per l’esonero di De Rossi”
tmwradio
Editoriale con Xavier Jacobelli , intervistato da Vincenzo Marangio
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Durante l’Editoriale è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio il direttore Xavier Jacobelli.
Oggi il cuore piange per la scomparsa di Schillaci. Che pensiero ha per Totò?
“Se ne va una persona cara, che appartiene a tutti, perché le emozioni che ci ha regalato in quell’Estate del ‘90 resteranno indelebili. Quegli occhi spiritati e quelle esultanze frenetiche, è davvero un colpo al cuore, un grande dolore. Anche la capacità e la resilienza con cui ha resistito al tumore al colon nonostante le possibilità fossero ridotte al lumicino ci dimostra che carattere avesse. Chi lo ha conosciuto bene ne ha sempre parlato bene come un ragazzo generoso”.
Ai tempi di Italia 90 forse i calciatori erano più parte di tutti noi a differenza di oggi.
“È così, quell’Italia sprizzava gioia ed entusiasmo. Quando pensi ad Italia 90 pensi a Schillaci, a Baggio a Vialli, insomma a tutta quella squadra che non ha vinto, ma che è entrata nel cuore di tutti. Lo dimostra il fatto che dopo trentaquattro anni si susseguano ancora le immagini e i gol o di Totò Schillaci. Ora ci sarà un grande tributo per lui nella sua Palermo”.
A Roma invece è stato sollevato dall’incarico De Rossi. Se lo aspettava?
“No e mi auguro che ci sia una spiegazione, perché la prima reazione è stata di incredulità. Bisognerà capire perché un allenatore a cui era stato rinnovato il contratto tre mesi fa sia stato ora repentinamente mandato via. Non trovo una spiegazione razionale ad una scelta che mi sembra soprattutto emotiva. Una motivazione andrà poi data ai tifosi della Roma, che ora sono sotto shock. Non trovo una ragione che mi convinca”.
Il Milan intanto perde con il Liverpool e ora ha il derby. Può essere l’ultima chance per Fonseca?
“Ad oggi non risulta ancora che il contratto di Pioli sia stato rescisso, per quanto ci sia un’offerta per lui dall’Al Nassr su una base di dieci milioni netti a stagione. Ricorderete come quando la società decise di terminare il rapporto con lo stesso Pioli, l’evento venne preso da molti come una liberazione. Tornando alla partita, quello di ieri non può essere il vero Milan, si è sfaldato già dopo l’1-1 in una maniera che ha visibilmente irritato i tifosi. Contro un grande Liverpool si può perdere, anche perché gli inglesi andavano al doppio della velocità, ma ciò che ha colpito dei rossoneri però è stata l’arrendevolezza. La verità è che non c’è un leader nella squadra. Ieri il migliore in campo è stato Abraham, che è l’ultimo arrivato. Fonseca deve assolutamente mettere mano, perché il derby è alle porte. Sarà un bivio cruciale”.
La musica invece è cambiata in senso positivo per la Juventus. Che vittoria ha visto contro il PSV?
“La partita di ieri è stata impeccabile e ci restituisce parecchi spunti. La Juventus aveva già ricevuto delle critiche dopo la prestazione con l’Empoli, ma alla quarta giornata è impossibile pensare ad una squadra completa. Ricordo comunque la premonizione di Montella riguardo Yildiz, nella quale disse che era un predestinato e che avrebbe dominato la scena calcistica a lungo. Allegri lo fece debuttare a Dicembre scorso e ora è diventato il giocatore più giovane della Juventus a segnare in Champions. Quella maglia non gli pesa, grazie anche alla spregiudicatezza della sua età, è stato bello il siparietto con Del Piero a Sky”.
Napoli-Juventus potrà essere una bella partita?
“Il calcio è stupendo e non finisce mai di emozionarci. Ora ci proporne una sfida tra colui che sta rifondando la Juventus e chi l’ha rifondata in passato. Questo è il primo vero test importante per entrambe le squadre”.
Oggi il cuore piange per la scomparsa di Schillaci. Che pensiero ha per Totò?
“Se ne va una persona cara, che appartiene a tutti, perché le emozioni che ci ha regalato in quell’Estate del ‘90 resteranno indelebili. Quegli occhi spiritati e quelle esultanze frenetiche, è davvero un colpo al cuore, un grande dolore. Anche la capacità e la resilienza con cui ha resistito al tumore al colon nonostante le possibilità fossero ridotte al lumicino ci dimostra che carattere avesse. Chi lo ha conosciuto bene ne ha sempre parlato bene come un ragazzo generoso”.
Ai tempi di Italia 90 forse i calciatori erano più parte di tutti noi a differenza di oggi.
“È così, quell’Italia sprizzava gioia ed entusiasmo. Quando pensi ad Italia 90 pensi a Schillaci, a Baggio a Vialli, insomma a tutta quella squadra che non ha vinto, ma che è entrata nel cuore di tutti. Lo dimostra il fatto che dopo trentaquattro anni si susseguano ancora le immagini e i gol o di Totò Schillaci. Ora ci sarà un grande tributo per lui nella sua Palermo”.
A Roma invece è stato sollevato dall’incarico De Rossi. Se lo aspettava?
“No e mi auguro che ci sia una spiegazione, perché la prima reazione è stata di incredulità. Bisognerà capire perché un allenatore a cui era stato rinnovato il contratto tre mesi fa sia stato ora repentinamente mandato via. Non trovo una spiegazione razionale ad una scelta che mi sembra soprattutto emotiva. Una motivazione andrà poi data ai tifosi della Roma, che ora sono sotto shock. Non trovo una ragione che mi convinca”.
Il Milan intanto perde con il Liverpool e ora ha il derby. Può essere l’ultima chance per Fonseca?
“Ad oggi non risulta ancora che il contratto di Pioli sia stato rescisso, per quanto ci sia un’offerta per lui dall’Al Nassr su una base di dieci milioni netti a stagione. Ricorderete come quando la società decise di terminare il rapporto con lo stesso Pioli, l’evento venne preso da molti come una liberazione. Tornando alla partita, quello di ieri non può essere il vero Milan, si è sfaldato già dopo l’1-1 in una maniera che ha visibilmente irritato i tifosi. Contro un grande Liverpool si può perdere, anche perché gli inglesi andavano al doppio della velocità, ma ciò che ha colpito dei rossoneri però è stata l’arrendevolezza. La verità è che non c’è un leader nella squadra. Ieri il migliore in campo è stato Abraham, che è l’ultimo arrivato. Fonseca deve assolutamente mettere mano, perché il derby è alle porte. Sarà un bivio cruciale”.
La musica invece è cambiata in senso positivo per la Juventus. Che vittoria ha visto contro il PSV?
“La partita di ieri è stata impeccabile e ci restituisce parecchi spunti. La Juventus aveva già ricevuto delle critiche dopo la prestazione con l’Empoli, ma alla quarta giornata è impossibile pensare ad una squadra completa. Ricordo comunque la premonizione di Montella riguardo Yildiz, nella quale disse che era un predestinato e che avrebbe dominato la scena calcistica a lungo. Allegri lo fece debuttare a Dicembre scorso e ora è diventato il giocatore più giovane della Juventus a segnare in Champions. Quella maglia non gli pesa, grazie anche alla spregiudicatezza della sua età, è stato bello il siparietto con Del Piero a Sky”.
Napoli-Juventus potrà essere una bella partita?
“Il calcio è stupendo e non finisce mai di emozionarci. Ora ci proporne una sfida tra colui che sta rifondando la Juventus e chi l’ha rifondata in passato. Questo è il primo vero test importante per entrambe le squadre”.
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