
Collovati e l'Italia 'indifesa': "Si parla di costruzione dal basso, chi insegna a marcare?"
L'ex difensore Fulvio Collovati ha commentato la sfida vinta dall'Italia in modo rocambolesco contro Israele, un 5-4 che ha mostrato pregi e limiti degli azzurri: "È stata una partita piena di errori, sofferta ma che ha mostrato una capacità di reagire che forse si era persa" - le sue parole a La Repubblica - ". Gattuso ha portato lo spirito che serviva, quello di un campione del mondo che ricrea amore per la maglia azzurra. La squadra ha concesso tanto, ha commesso errori madornali, ma ha saputo rialzarsi ogni volta. Questo è lo stile Gattuso, lo si è visto subito", aggiunge.
Sui problemi mostrati soprattutto a livello difensivo, Collovati preme: "Alla fine abbiamo vinto, ed è la cosa che conta, ma non posso non vedere i limiti difensivi. La realtà è che non sappiamo più difendere. Non abbiamo più i difensori del mondiale 2006, figuriamoci quelli dell’82. È il frutto di quello che abbiamo seminato negli ultimi 30 anni. Oggi i giocatori sono diversi, e la fase difensiva non sarà mai quella di allora".
Il tema-difesa è quello che maggiormente urge sistemare: "Non si insegna più a marcare. Un concetto che sembra sparito. Si parla solo di costruzione dal basso, un termine che a me fa venire i brividi". Un percorso che ha portato a perdere identità: "Direi che l’abbiamo già persa. La nostra forza, trent’anni fa come quarant’anni fa, era la fase difensiva. Adesso non è più così, siamo un ibrido", conclude.
Articoli correlati
Ultime dai canali






Primo piano