
Condò: "Juve e Milan, tanto talento nel finale e zero prodotto. Napoli, una fatica inenarrabile"
Il giornalista Paolo Condò ha commentato così sul Corriere della Sera lo 0-0 di Juventus-Milan: "I rossoneri perdono contatto, ma dribblano un altro ostacolo e il cioccolatino estremo che Modric porge allo sciagurato Leao - che errore! - è il simbolo del plus garantito dal croato. Gara improntata alla robustezza assai più che al genio, con l'eccezione del funambolico Conceicao (perché toglierlo?). Ma desta impressione la quantità di costoso talento messa in campo nel tratto conclusivo, da Leao a Nkunku, da Vlahovic a Openda, e lo zero che ha prodotto".
Poi invece analizza il 2-1 del Napoli sul Genoa: "Ha fatto per la quarta volta una fatica inenarrabile per vincere una partita in casa. Passi per il 2-1 di Champions allo Sporting, ma come già il Cagliari battuto al 95' e il finale ansimante del 3-2 al Pisa, anche il Genoa ha creato grossi problemi a Conte, arrendendosi soltanto al poderoso ritorno di fiamma guidato dal subentrato De Bruyne. Intendiamoci: niente da eccepire sulla scelta di farlo riposare, perfetta per tempistica, ovvero dopo la migliore prestazione del belga quando è qui".
Per Condò però "il problema è stato il resto della squadra, che nel primo tempo aveva le gomme sgonfie. L'aggressione alta del Genoa l'ha imprigionata, il tacco di Ekhator ha ricordato Crespo, e c'è voluta una grande reazione per risalire la corrente".
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