
Jesus Rodriguez: "Mai avuto avversari attaccati come in Italia". E su Milan-Como a Perth...
Dal Real Betis al Como, l’esterno classe 2005 è stato uno degli uomini di maggior fiducia di Cesc Fabregas in questo avvio di stagione del club dei lariani e quest’oggi ha raccontato a La Gazzetta dello Sport le differenze tra Serie A e Liga: “Tattica e tecnica da una parte, fisico e difesa dall’altra. In Italia si gioca sempre uno contro uno, ti seguono per tutto il campo e ricevere palla spalle alla porta è molto complicato perché hai sempre qualcuno addosso: un calcio più difensivo e intenso. In Spagna si cura più il toque, hai più tempo per pensare, più spazio. Però gli spazi ci sono anche in Serie A: se salti l’uomo si apre un mondo. Non avevo mai avuto l’avversario tanto attaccato, e per questo dico che devo ancora adattarmi al meglio”.
Eppure il calcio spagnolo continua a produrre talenti
“È incredibile. Qui in nazionale ci sono tantissimi giovani e dietro tra i miei ex compagni dell’U19 e U21 è pieno di gente forte. Il sistema funziona, crea competizione, genera qualità ed è bello poter pensare che le porte della nazionale maggiore siano aperte”.
Che pensa delle polemiche per giocare Milan-Como a Perth e Villarreal-Barcellona a Miami?
“I viaggi sono durissimi, stare ore e ore seduti o sdraiati in un aereo stanca tanto. Poi noi siamo lavoratori e facciamo ciò che ci chiedono, quindi andremo in Australia e daremo tutto. Se hanno detto sì vuol dire che ci sarà un motivo positivo, però mi dispiace per i tifosi della squadra di casa che si perdono una partita e personalmente se fosse stato Como-Milan mi sarebbe piaciuto ancora meno, amo giocare nel mio stadio coi miei tifosi”.
Altre notizie
Ultime dai canali







Primo piano