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Serie A, Premier e Liga scrivono alla Commissione Europea: "Servono leggi contro pirateria"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 17:15Serie A
di Ivan Cardia

Serie A, Premier e Liga scrivono alla Commissione Europea: "Servono leggi contro pirateria"

Lega Calcio Serie A, Premier League inglese e LaLiga spagnola, ma non solo: anche Sky e Dazn. I principali stakeholder dei settori media, sicurezza, entertainment e sport, insieme alle associazioni dei consumatori di riferimento, hanno indirizzato oggi una lettera a Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, e a Glenn Micallef, Commissario europeo per l'equità intergenerazionale, la gioventù, la cultura e lo sport, per esprimere forte preoccupazione circa l'impatto che lo streaming illegale di contenuti live ha sulle proprie attività, sui consumatori e sull'economia, richiedendo un intervento legislativo urgente da parte della Commissione Europea contro la pirateria audiovisiva. Gli investimenti in infrastrutture, tecnologie e risorse umane per produrre contenuti originali e offrire ai consumatori europei esperienze live di altissima qualità, si legge nella missiva, continuano ad essere minacciati da organizzazioni criminali. I settori interessati hanno espresso per molti anni le proprie preoccupazioni, chiedendo ripetutamente un'azione significativa a livello UE. Pur riconoscendo l'importante lavoro svolto dalla CE nell'affrontare questa sfida attraverso la Raccomandazione del 2023 sulla lotta alla pirateria online, la sua attuazione non ha ancora prodotto risultati tangibili. I dati raccolti dimostrano, infatti, che nel 2024 l'81% dei milioni di streaming live illegali rilevati in Europa non è stato sospeso e meno del 3% è stato interrotto entro 30 minuti dall'invio di una notifica. Anche l'uso di piattaforme e dispositivi IPTV pirata è in crescita e il danno alle imprese è reale, con perdite annuali stimate pari a 2,2 miliardi di euro per l'industria audiovisiva italiana, 1,8 miliardi di euro in Germania e 1,5 miliardi di euro in Francia. I 34 firmatari della lettera, quindi, chiedono con urgenza l'adozione di misure legislative in linea con i precedenti impegni assunti dalla CE, che sono stati ripetutamente sostenuti dal Parlamento Europeo, anche nella sua relazione sul ruolo delle politiche dell'UE nella definizione del modello sportivo europeo dello scorso 7 ottobre. Queste misure dovranno garantire che: 1. Al ricevimento di una segnalazione i contenuti illeciti siano rimossi il più rapidamente possibile e, in ogni caso, entro un termine massimo di 30 minuti. 2. In tutti gli Stati membri siano disponibili ordini di blocco dinamico in tempo reale a livello dell'UE (compreso il blocco degli indirizzi IP) che riguardino i siti mirror e i domini successivi. 3. Gli intermediari (compresi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, piattaforme, host, VPN, CDN e app store) introducano e mantengano solide politiche di Know Your Business Customer (KYBC). Infine, i firmatari a loro volta si impegnano a promuovere la concorrenza leale, l'innovazione e la responsabilità, rendendosi disponibili a collaborare e a sostenere il lavoro della Commissione con dati, approfondimenti e contributi tecnici, al fine di varare una Legge che tuteli i titolari di diritti e i contenuti audiovisivi dalla minaccia della pirateria digitale. "La Lega Calcio Serie A ribadisce con fermezza la necessità di un intervento risoluto da parte dell'Unione Europea per contrastare in modo più efficace la pirateria digitale nel nostro continente. È oramai conclamato che la diffusione illegale di contenuti live produce rilevantissimi danni economici non solo per l’intero sistema calcistico, ma anche per tutto il settore audiovisivo e per i cittadini onesti, che invece pagano regolarmente un abbonamento per vedere la propria squadra del cuore o i film e le serie TV preferite – ha dichiarato l’Amministratore Delegato della Lega Calcio Serie A, Luigi De Siervo -. Oltre a quanto stiamo facendo in Italia con la piattaforma Piracy Shield contro le IPTV illegali e con le recenti misure che consentono ai titolari di diritti di perseguire civilmente e penalmente i 'pirati' e chi accede a contenuti illegali, serve ora una stretta contro le VPN utilizzate per aggirare i blocchi. Con la lettera alla Commissione intendiamo sottolineare l’urgenza di adottare nuovi strumenti normativi più incisivi e più in linea con le dinamiche che i pirati stanno cercando di adottare al fine di salvaguardare il valore del nostro prodotto”.