Il progetto di Paolo Ardoino per la Juve, come Tether potrebbe cambiare il futuro

La Juventus si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, e questa volta non sul campo, ma nei corridoi delle assemblee societarie.
Il 7 novembre si rinnoverà il Consiglio d’amministrazione, e Tether Investments, guidata dal CEO Paolo Ardoino e già titolare dell’11,5% della società, ha presentato la propria lista con Francesco Garino e Zachary Lyons, proponendo anche alcune integrazioni all’ordine del giorno.
Tether non è una semplice entità finanziaria: è uno dei colossi delle criptovalute, guidato da Giancarlo Devasini e, appunto, Paolo Ardoino, self-made man digitale con un patrimonio vicino ai quattro miliardi di dollari: è la sesta fortuna d’Italia. L'ingresso nel CdA di un candidato (o tutti e due) potrebbe portare la Juventus a metà strada tra tradizione sabauda e innovazione digitale, tra il sapore antico della pacca sulla spalla e il linguaggio dei token e delle stablecoin.
Un nuovo modello di gestione finanziaria
L’arrivo di Tether non è solo un investimento: apre la porta a partnership economiche e a un nuovo modello di gestione finanziaria. Criptovalute e stablecoin possono modernizzare il modo in cui il club gestisce flussi di denaro, interagisce con tifosi e investitori, e valorizza sponsor digitali. Biglietti virtuali, merchandising legato alle crypto e fan token potrebbero diventare strumenti ordinari, aumentando le entrate e il coinvolgimento dei tifosi.
Stabilità finanziaria e più risorse
Non si tratta soltanto di soldi da spendere sul mercato: la Juventus potrebbe guadagnare stabilità finanziaria, maggiore efficienza nei trasferimenti e capacità di pianificare a lungo termine. E poi si potrebbe pensare anche a future sponsorizzazioni sulla magia, come si era ipotizzato la scorsa primavera, con un introito stimato tra 50 e 60 milioni l’anno per quattro stagioni, oltre 200 milioni complessivi da investire sul campo.
L’ingresso di Tether nel CdA e una partecipazione futura sempre più importante nelle decisioni del club potrebbe rappresentare una vera rivoluzione per il club: nuove risorse economiche, un cambio di paradigma nell’approccio al business calcistico e un ponte verso il futuro digitale. Con Devasini e Ardoino decisi a rendere la Juventus “grande di nuovo”, il club bianconero guarda avanti, tra tradizione e innovazione, pronto a scrivere una nuova era.
Chi è Paolo Ardoino:
Paolo Ardoino, nato nel 1984 a Cisano sul Neva (Cisano sul Nèva è un comune italiano di 2155 abitanti della provincia di Savona in Liguria.), è un informatico e imprenditore italiano. È noto per essere l’amministratore delegato (CEO) di Tether (dal dicembre 2023) e il direttore tecnologico (CTO) di Bitfinex, due aziende leader nel settore delle criptovalute. Ha iniziato a programmare a otto anni e si è laureato in Informatica presso l’Università di Genova. Dopo gli studi, ha lavorato come ricercatore universitario su progetti di cybersecurity e crittografia per applicazioni militari fino al 2011. Nel 2013 si è trasferito a Londra, dove ha fondato Fincluster, una startup per servizi finanziari.
Nel 2014 è entrato in Bitfinex come sviluppatore, diventando CTO nel 2016 e, nel 2017, anche CTO di Tether.
Ha co-fondato Holepunch nel 2022, una piattaforma per app peer-to-peer (P2P). Ardoino promuove l’inclusione finanziaria, supportando progetti per l’adozione di criptovalute a Lugano (Svizzera) e in El Salvador. Il suo patrimonio netto è stimato a circa 9,5 miliardi di dollari nel 2025.
Paolo Ardoino, ceo di Tether è stato l'unico italiano invitato alla Casa Bianca per la cerimonia della firma del Genius Act
