
Rabiot si inchina a Modric: "Non so come faccia a correre così a 40 anni... Facile giocare con lui"
Il centrocampista rossonero Adrien Rabiot è intervenuto ai microfoni di DAZN al termine di Milan-Napoli 2-1. Queste le dichiarazioni del francese sul compagno di reparto Modric:
"In queste partite quando sei in 10 contro 11 devi dare di più, questa è la mentalità che dobbiamo avere. Giocare con Luka è facile, sa gestire la partita, anche fare 90 minuti così a correre a 40 anni. Non so come faccia. Gli piace giocare a calcio, si diverte in campo. Gli piace difendere, attaccare… Non solo lui, abbiamo tanta qualità, anche i giovani. Ci divertiamo anche a difendere, bravi tutti stasera, non era facile. Ma anche in 10 abbiamo visto che possiamo fare molto bene”.
Le pagelle del Milan di TMW (di Giacomo Iacobellis)
Maignan 7 – Decisivo nei momenti chiave: due interventi fondamentali in apertura che indirizzano la partita, prima di ripetersi nel secondo tempo. Sempre concentrato, trasmette sicurezza a tutta la retroguardia e non sbaglia mai tempi di uscita.
Tomori 6.5 – Lo stacanovista di Allegri rischia qualcosa nel contatto con McTominay del primo tempo, ma nel complesso si fa valere contro gli attaccanti del Napoli. È costretto a lasciare il campo per infortunio poco prima del finale, dopo aver comunque garantito solidità (Dall'80' De Winter s.v.).
Gabbia 7 – Gara di grande attenzione e letture difensive sempre puntuali. Anticipa Hojlund in più di un’occasione e dà sicurezza al reparto centrale. Nel finale regge l’urto con ordine nonostante l’inferiorità numerica.
Pavlovic 7 – Si fa valere sia in marcatura che nel gioco aereo. In avvio sfiora anche la gioia personale con un colpo di testa pericoloso. Non commette sbavature e conferma affidabilità. Chi l'avrebbe mai detto lo scorso anno?
Saelemaekers 7 – Sblocca la gara dopo pochi minuti con grande tempismo e continua a creare problemi a Gutierrez con le sue accelerazioni. Nel secondo tempo prova ancora il tiro dalla distanza e rimane sempre vivace fino alla sostituzione. (Dal 68' Athekame 6 – Entra con il compito di garantire copertura, si applica con ordine senza particolari acuti).
Fofana 6.5 – Partita anche stavolta generosa, corre molto e partecipa a entrambe le fasi. Firma l’assist per il gol di Pulisic, ma poco dopo si divora la chance del 3-0 calciando alto. Cala leggermente col passare dei minuti e lascia spazio nel finale a Loftus-Cheek (Dall'80' Loftus-Cheek s.v.).
Modric 7 – Non è appariscente, ma detta i tempi con classe ed esperienza rivelandosi il leader silenzioso di questo Milan. Luka sa fare il regista, il mediano e persino il difensore centrale, è un Campione al servizio dei compagni. Gli errori alla fine si contano sulle dita di una mano.
Rabiot 7 – Tra i migliori del Milan: chiusure puntuali, inserimenti continui e personalità. Ha alzato il livello della squadra garantendo equilibrio e "competitività" a centrocampo, Allegri l'aveva detto ieri in conferenza.
Estupinan 5.5 – Avvio positivo con un paio di iniziative interessanti, ma rovina tutto nella ripresa: stende Di Lorenzo in area causando il rigore e si fa espellere. Il suo cartellino rosso complica la partita e costringe Allegri a ridisegnare la squadra.
Pulisic 7.5 – È il protagonista assoluto del primo tempo: serve l’assist a Saelemaekers, segna il raddoppio con un destro secco e mette in difficoltà costante la retroguardia partenopea. Indiavolato, esce al 59’ dopo l’espulsione di Estupinan, ma rimane il migliore in campo. E pensare che non era neanche al 100%... (Dal 59' Bartesaghi 6 – Inserito per sistemare la difesa a cinque, si concentra sulla fase difensiva e non commette errori).
Gimenez 6 – Si spende in duelli fisici con Juan Jesus e Marianucci, conquistando falli e facendo salire la squadra. Non riesce però mai a rendersi pericoloso davanti alla porta (Dal 69' Leao 6 – Porta freschezza e qualche accelerazione nel giorno del suo ritorno tanto atteso, ma si rivela utile soprattutto per dare respiro ai compagni e tenere alto il pallone).
Massimiliano Allegri 7.5 – Imposta il match in maniera perfetta, con intensità e idee chiare sin dal fischio d’inizio. Dopo l’espulsione di Estupinan è costretto a correre ai ripari, ma legge bene la gara senza rinnegare le sue scelte e con i cambi giusti riesce a difendere il vantaggio fino al termine. Vittoria di sofferenza e di carattere, ma soprattutto di identità. Il suo Milan sta diventando squadra e può essere, a sorpresa, l'anti-Napoli più credibile.
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