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"Io, il genio di Diego e la punizione impossibile alla Juve di 40 anni fa". Parla Eraldo PecciTUTTO mercato WEB
Oggi alle 15:38Serie A
di Tommaso Bonan

"Io, il genio di Diego e la punizione impossibile alla Juve di 40 anni fa". Parla Eraldo Pecci

"La palla non ci passava, ma se hai la fortuna di stare vicino a un genio vedi che non riescono delle cose che non hanno una logica. Se porti un tubetto di vernice a chi dipinge la Cappella Sistina poi passi alla storia, anche se immeritatamente. Dicevo a Diego: 'Ma sei sicuro? Guarda che non ci passa'. Lui diceva: 'Toccala, che ci penso io'. E la palla ci passò. I geni vedono delle cose che noi non vediamo. Ho semplicemente portato il tubetto di vernice". Ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1 Eraldo Pecci, ex centrocampista di Napoli, Bologna, Fiorentina e Torino, ricorda la punizione impossibile di Diego Armando Maradona alla Juventus, a 40 anni esatti di distanza. Fu suo il tocco sulla punizione a due dentro l'area. "Maradona è stato il più grande di tutti i tempi perché, pur essendo il primo per talento, era sempre a disposizione degli ultimi. Ti dava sempre una grande soddisfazione, sembrava che fosse merito tuo qualsiasi cosa. In questo senso, era il più fuoriclasse di tutti", ha continuato Pecci. Pecci commenta così l'incertezza in campionato: "I valori sono abbastanza allineati. In generale è un campionato che ha meno qualità di molti altri campionati. Maradona non c'è più, Falcao non c'è più, Rummenigge non c'è più. Questi campioni non vengono più da noi. Da primi siamo diventati una seconda linea del calcio europeo. Penso possa esserci una sorta di Leicester: può essere il Bologna o il Como, una squadra che non ti aspetti e che può fare la grande sorpresa. Con questa mediocrità, il campionato diventa più bello, molto simile alla Serie B: sempre equilibrato e non sai mai come finisce. Diventa tutto più interessante. La Serie A sta perdendo il prestigio delle grandi squadre". La crisi della Fiorentina: "Consiglio di stare molto calmi. Ci sono dei mesi lunghissimi in cui fai un punto e altri mesi in cui ne fai tanti. Consiglio la massima calma. Basta pensare a Vieira: l'anno scorso era un genio, quest'anno di nuovo tutto in discussione. Ogni domenica può essere un'occasione per trovare la via d'uscita dalla crisi. Magari domenica, con calma e gesso, si torna a vincere". Capitolo Nazionale: andremo ai Mondiali? Risponde così Pecci: "Mi auguro di sì, ma sono molto cauto, non ci scommetterei. Non abbiamo una grande qualità. Non sono così tranquillo. Me lo auguro perché ci sono ragazzi di 15-16 anni che non hanno mai visto l'Italia ai Mondiali". Il ritorno di Spalletti sulla panchina: "Alla Juventus ti aspetti solo di vincere, lo dice la tradizione. Il compito è gravoso ma anche stimolante. I mezzi li ha. L'ho visto ultimamente Luciano: era più sereno, tranquillo, nella condizione ottimale per riprendere l'attività". Promosso l'arbitro Guida in Milan-Roma: "Ha arbitrato benissimo. Oggi si fischia troppo, appena uno cade parte il fischio. Ieri sera, invece, Guida ha fatto giocare e ci siamo divertiti. Lo scontro fisico ci deve essere. Togliere lo scontro fisico dal calcio è come togliere la sparatoria dal film western".