De Paola: “Spalletti non torni indietro sulle parole sullo scudetto. I giochi sono apertissimi”
Il direttore Paolo De Paola è intervenuto a Tmw Radio. Di seguito le sue parole:
Spalletti quando è arrivato alla Juventus ha subito pronunciato la parola scudetto. È sulla strada giusta?
"Sprono Spalletti a non tornare indietro sulle sue dichiarazioni, perché quella frase aiuta a capire dove deve stare la Juventus. In una sola giornata la squadra si è ritrovata a meno quattro dalla vetta. A questo punto tutti i giochi sono apertissimi e i bianconeri contro la Cremonese hanno già mostrato un approccio diverso. Io credo che gli otto mesi di contratto pongano Spalletti di fronte ad una situazione di minorità rispetto ai giocatori e questo gli impone di convincere i calciatori con le sue idee. Quella di Koopmeiners difensore centrale per esempio è già una prima innovazione. Mi aspetto poi che i vari Cambiaso, Gatti e Vlahovic possano migliorare, dato che devono imparare di più a seguire i propri allenatori".
Vlahovic può rinascere?
"L'approccio di Vlahovic al momento mi sembra corretto. Il serbo è un giocatore che messo in determinate situazioni può mostrare il proprio valore. Qualche dubbio ce l'ho su Openda, che mi sembra un calciatore con buonissime giocate, ma che ogni tanto vedo un po' spaesato. Ha dei tempi di gioco più lenti rispetto a quelli che servono in partita. Poi c'è Gatti, riguardo al quale mi chiedo se sia un calciatore da Juventus. Nell'uno contro uno Vardy, che ha trentotto anni, lo ha battuto sul tempo d'intervento e sulla giocata. Certe cose non me le aspetto da un difensore della Juventus. Il giocatore che può crescere di più invece è Thuram, che se addomesticato e collocato adeguatamente può migliorare".
Che segnali lancia il Como dopo il pareggio del Maradona?
"Noi in Italia stiamo assistendo ad un esperimento che sovverte alcuni dictat. Non sempre bisogna rincorrere il grande giocatore, ma lo si può anche creare in casa. Se sai scegliere dei giocatori e sai dargli dei dettami tecnici ottieni una squadra che sa giocare a calcio. Ho visto dei giocatori eccezionali a Napoli, capaci di imporre al Maradona una capacità di gioco difficile da vedere. Il Como è una speranza che si basa sulla scelta tecnica, che può ancora fare la differenza".
Conte è nervoso solo per gli infortuni?
"A me è piaciuto Conte, perché ha reso merito agli avversari. Poi ricerca sempre alibi e impulsi alla squadra, ma ha fatto bene a ribadire come il Como non sia inquadrabile come una provinciale. Detto questo il Napoli non mi è dispiaciuto, anche perche ha replicato con il possesso palla in zona alta e non c'è stata una grande differenza di approccio tra le due squadre".
La vittoria del Milan sula Roma cosa rappresenta?
"innanzitutto la Roma ha perso ma ha giocato benissimo. Ha avuto un blackout ad inizio ripresa, ma nei primi quarantacinque minuti ha messo sotto il Milan. I giallorossi mi sono sembrati in salute e in palla, con una splendida identità di gioco. Può diventare una squadra pericolosa ed ostica da affrontare. Guarderei comunque il bicchiere mezzo pieno per le sensazioni. Sul Milan invece spesso critico Leao, ma devo ammettere che quando vuole sa accendere la partita".
L'Inter nel frattempo vince al fotofinish con il Verona.
"All'Inter è andata bene. Hanno sofferto molto contro il Verona, che non solo aveva pareggiato con un grande gol, ma che ha soprattutto dato filo da torcere dal punto di vista fisico. L'Inter ha trovato difficolta nella ricerca della verticalità, aspetto invece centrale nel gioco di Chivu. Nel momento in cui sono entrati in campo i titolari veri poi la squadra si è svegliata, ma restano alcune perplessità".
Per quanto riguarda la Fiorentina invece è arrivata un'altra sconfitta. Pioli andava sostituito prima?
"A me Pioli da sempre sembra un allenatore modesto, che per circostanze irripetibili ha vinto quello scudetto con il Milan. Nello spogliatoio c'era una figura come Ibrahimovic, in dirigenza c'era Maldini. Per il resto Pioli è stato esonerato dovunque sia andato. È un allenatore per determinate squadre, di certo non al livello dei top. Il consiglio che dò a lui poi è di non essere così presuntuoso in alcune dichiarazioni. Mostrandosi superiori non ci si eleva di certo".











