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La Roma riflette sul rinnovo di due leader. Fabregas parla del suo Como: le top news delle 13TUTTO mercato WEB
Oggi alle 13:00Serie A
di Niccolò Righi

La Roma riflette sul rinnovo di due leader. Fabregas parla del suo Como: le top news delle 13

Il Manchester United non ha ancora deciso cosa fare con Joshua Zirkzee, ma una sua partenza appare quasi certa. Perché nelle ultime settimane ha giocato pochissimo e c'è una convocazione per la Coppa del Mondo da conquistare. Non c'è solo la Roma sull'olandese, così come il Milan che deve acquistare un centravanti. Perché due club come West Ham e Aston Villa lo hanno messo nel mirino. C'è già stata una richiesta di informazioni allo United, al netto di un ingaggio molto alto (da cinque milioni di euro all'anno) ma l'idea sarebbe quella di andare a giocare a gennaio. Così i club italiani dovranno affrontare una concorrenza comunque abbastanza serrata. "Il livello che abbiamo raggiunto è alto". Non ha dubbi l'esterno del Bologna Nicolò Cambiaghi, che si è raccontato questa mattina ai microfoni del La Gazzetta dello Sport. "Scudetto? Noooo dài (sorride). Troppo… Oh, poi se arriva lo prendo: il calcio è strano… Noi dobbiamo continuare a fare della nostra casa il solito luogo sicuro e vivere tutto quel che di bello c’è. Cosa abbiamo dimostrato battendo il Napoli? Che al Dall’Ara è tosta per tutti, di essere attenti, saper sfruttare i momenti e tenere un risultato anche contro squadre più forti". Kostas Tsimikas non ha convinto appieno Gian Piero Gasperini in questi due mesi e mezzo di permanenza a Roma. Il difensore ellenico, arrivato a fine agosto, è stato prelevato dal Liverpool in prestito secco fino al 30 giugno del 2026, ma sembra difficile una sua conferma a meno di una netta inversione di rotta nelle prossime settimane. Probabile una permanenza comunque fino al termine della stagione, considerato che il suo ruolo è quello di un vice Angelino. Per la prossima stagione, però, è seguito Samuele Angori, difensore del Pisa, seguito anche dal Sassuolo. Sarà molto complicato che i nerazzurri decidano di lasciarlo andare a gennaio, dunque eventualmente l'attenzione si accenderà nella prossima estate. Nei giorni scorsi è stato visionato dal club capitolino. Artem Dovbyk, attaccante della Roma, è tornato a parlare del suo infortunio, che non gli sta permettendo di giocare con i giallorossi e con l'Ucraina. Il centravanti ha riportato una lesione del tendine del retto femorale sinistro dopo il match contro l'Udinese, nel quale è uscito al 7' per far posto a Baldanzi, che ha ricoperto così l'inedito ruolo di falso 9. Il periodo di stop è compreso tra le 4 e le 6 settimane, a seconda dell'evoluzione clinica e dalla risposta al lavoro di riabilitazione che ha programmato lo staff medico di Gasperini. Intervenuto ai microfoni di una tv locale nel suo Paese, il classe '97 ha spiegato a che punto è con il recupero: "Mi sto riprendendo. Il trauma è muscolare, fastidioso perché è vicino al tendini. Ancora un mese e tornerò. Avrei voluto aiutare i miei compagni della nazionale, ma ero abbastanza sicuro della loro vittoria". C'è un mese e mezzo esatto, 45 giorni, a separarci dall'inizio ufficiale del calciomercato di gennaio per la Serie A. E, nonostante i diretti interessati siano pronti a smentire seduta stante, è naturale pensare che in seno alle varie società del massimo campionato italiano stiano già iniziando le grandi manovre del caso. Stando alle indiscrezioni degli ultimi giorni, tra la Roma giallorossa e il Genoa potrebbe aprirsi un filo in duplice direzione, che vede coinvolti due centrocampisti. Sono infatti mesi che sull'inesauribile motorino della mediana rossoblù Morten Frendrup si sono posati i riflettori di mercato delle grandi squadre e tra queste parrebbe essere particolarmente caldo l'interesse della Roma. Il danese ha tutta l'aria del colpo perfetto per Gasperini, con dall'altro versante della strada il neo tecnico dei liguri De Rossi che riabbraccerebbe volentieri qualche sua vecchia conoscenza della Capitale, su tutti per esempio quel Nicolò Pisilli che in questi primi mesi con Gasp è sempre fuori (solo Ghilardi ha giocato meno di lui) ma che ha dimostrato più volte (non ultimo il meraviglioso gol segnato con l'U21 alla Polonia) di avere tutti i mezzi per potersi imporre. De Rossi, nel caso, lo aspetta. Un anno fa erano finiti nel mirino dei tifosi dopo l'addio di Daniele De Rossi. Ora la Roma lavora per blindarli, perché Gianluca Mancini e Bryan Cristante stanno facendo benissimo con Gian Piero Gasperini, tecnico avuto già all'Atalanta e che aveva contribuito in maniera decisiva alla loro formazione, cedendoli poi entrambi alla Roma. Per questo i giallorossi stanno pensando di blindarli. Nei giorni scorsi sono andati avanti dei contatti in questo senso, per allungare la scadenza oltre l'attuale. Il centrocampista vedrà il proprio accordo finire al 30 giugno del 2027, guadagna discretamente - poco meno di 3 milioni di euro - e la possibilità è di un prolungamento alle stesse cifre. Lunga intervista concessa a La Provincia di Como del tecnico Cesc Fabregas. Queste le parole dello spagnolo, iniziando dal momento di forma della squadra: "Mi sono accorto di come sia cambiato l’ambiente attorno alla squadra, l’entusiasmo della gente, la partecipazione emotiva. E tutto ciò è meraviglioso". Ivan Juric allo Spartak Mosca? Per ora è solamente un'idea. Perché non ci sono stati (ancora) contatti fra le parti, dopo l'esonero dei giorni scorsi di Dejan Stankovic, sesto in classifica a otto punti da CSKA e Krasnodar capoliste. Una situazione stagnante da qualche settimana, tanto che lo Spartak aveva provato a ingaggiare anche Xavi, che ha declinato la proposta. E Juric? Ha un contratto di ancora venti mesi con l'Atalanta, con un ingaggio di 2 milioni di euro netti all'anno. Qualora la situazione diventasse più concreta, ecco che dovrà trovare un accordo con i nerazzurri e poi, eventualmente, accettare la destinazione russa. Lunga intervista concessa a La Provincia di Como del tecnico Cesc Fabregas. Queste le parole dello spagnolo, iniziando dal momento di forma della squadra: "Mi sono accorto di come sia cambiato l’ambiente attorno alla squadra, l’entusiasmo della gente, la partecipazione emotiva. E tutto ciò è meraviglioso". Sull'atteggiamento delle avversarie: "Vedo come l’atteggiamento sia simile per quasi tutte le squadre. E’ tornato di moda il 5-3-2, con squadre che attendono. Secondo me quest’anno c’è addirittura maggiore attendismo rispetto allo scorso anno. Locatelli della Juve si fa dare palla e gestisce. Noi abbiamo una mentalità diversa. Andiamo ad aggredire, andiamo a rompere le palle. Siamo andati da lui e andremo da Modric. Poi magari fanno una giocata che ti taglia fuori. Ma noi ci proviamo. E siamo forti in contropiede. Certo, a fare pressing alto rischi, ma dico sempre che se dovessi rinunciare a giocare come dico io, smetterei di farlo. Il segreto? Non ragionare per dogmi: ci sono momenti e momenti nelle partite, quelli in cui vai a mille e altri in cui costruisci con calma. Io devo andare oltre la tattica e insegnare ai miei giocatori a ragionare e prendersi delle responsabilità autonome a seconda del momento. Non posso chiudere un giocatore in una gabbia tattica e mentale, perché poi si plafona, si limita a fare il compitino".