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Milan, Allegri: "Non pensiamo a Napoli-Inter, ma al Pisa. Fuga? No"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 12:26Serie A
di Antonello Gioia
fonte dall'inviato a Milanello, Antonello Gioia

Milan, Allegri: "Non pensiamo a Napoli-Inter, ma al Pisa. Fuga? No"

Massimiliano Allegri, allenatore rossonero, è presente in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Pisa, sfida valida per la ottava giornata di Serie A e in programma domani alle 20:45 a San Siro. 12:00 | Comincia la conferenza stampa di Massimiliano Allegri. Il Milan gioca da primo in classifica e prima delle altre partite... "Più che pressione, c'è una partita complicata. Il Pisa, a parte a Bologna, ha sempre fatto partite di lotta, segnando, subendo il giusto, come a Napoli e con la Roma. Bisognerà affrontare la partita nel giusto modo. Poi c'è un tabu da sfatare, visto che dobbiamo fare un po' meglio con l'altra neopromossa...". Si aspettava un Milan così avanti? "Non è che mi aspettavo di essere primo, so solo che lavoriamo tutti i giorni e che ho ereditato una squadra con giocatori importanti. Ma siamo solo all'inizio. Bisognerà affrontare la partita domani con grande rispetto". 16 punti in 7 giornate: Allegri ha sempre vinto lo Scudetto con questi numeri... "Lasciamo perdere. Le squadre sono diversi, anche le stesse da un anno all'altro. L'importante è finire bene, lavorando con profilo basso, in silenzio. Quello che conta è vincere le partite". Lei è un livornese contro il Pisa... "Ho giocato a Pisa nell'88-89 debuttando contro il Milan. Sono stato fortunato. Ricordo con grande affetto il presidente Anconetani, era un visionario: sarebbe stato curioso vederlo in questo calcio". Vincere una prima fuga? "Vincere non è facile. Faremmo un altro passo in avanti piano piano alla quota che ci garantirebbe l'accesso in Champions: questo è il nostro obiettivo. Servono minimo 74 punti. Non pensiamo al Napoli e all'Inter, pensiamo a vincere domani. Fuga no, non ce ne sono, bisogna andare molto piano e ci vuole molta calma, mantenendo i piedi per terra". Cosa pensi della scelta della Liga su Miami? "Io posso dire una cosa ma conta relativamente poco, l'importante è che venga presa una decisione il prima possibile. Se rimarremo a giocare in Italia meglio, se dovremo andare a Perth andremo a Perth. L'importante sono i tre punti". Si è parlato tanto... "I tifosi devono sognare, noi dobbiamo lavorare e tenere alto l’entusiasmo dei tifosi, ma va tenuto con equilibrio. Il Pisa però va rispettato, noi dobbiamo fare una partita attenta. Nkunku sarà in panchina, Loftus vediamo oggi. È un altro passettino che dobbiamo fare in avanti". Leao prima punta? "Con la Fiorentina ha fatto gol dalla zona centrale del campo. Non è che io trasformo Leao: io penso che possa giocare da prima e da seconda punta. Più nel centro del gioco è, meglio è. Rafa può fare benissimo la seconda punta e può accoppiarsi sia con Gimenez, che con Pulisic che con Nkunku". Tanta caciara in questi giorni. "Non c'è niente di particolare. Nel calcio italiano sono cose che sono successe, succedono e succederanno sempre. I rigori sono cose soggettive, quindi le decisioni bisogna prenderle per quelle che sono. Poi è normale che quando ce li danno contro ti arrabbi, quando li danno a te sei contento. Poi con questa velocità è difficile decidere. I giocatori hanno mezzo secondo per pensare, è cambiata la struttura dei calciatori, fisicamente sono più forti, quindi il calcio è diverso, e bisogna adeguarsi a quello che è il momento". Come sta la squadra? "Ho ereditato una squadra con ottimi calciatori e con ottimi acquisti. Quando abbiamo iniziato quest'anno, ho trovato un gruppo di giocatori responsabili e si sono messi tutti a disposizione. L'obiettivo è arrivare a marzo, ora va preparata la parte finale". Gimenez è stato accusato... "Si è allenato bene in questi tre giorni. Sbloccarsi? È arrivato in ritardo, il 5 di agosto, sta in una buona condizione fisica e lo vedo molto più sereno e tranquillo. Ha qualità tecniche molto buone. Ha avuto situazioni favorevoli, oltre al rigore. È in crescita, il gol arriverà". Questa squadra ha un difetto? "Bisogna migliorare. Per esempio: a Torino, dopo aver fatto una buona partita, non eravamo messi bene in area nell'ultima azione. E non si possono rovinare 95 minuti per un po' di pigrizia alla fine. Anche con la Fiorentina è successo, ma Ricci e Bartesaghi erano stati molto bravi. Perché nel Milan ogni pallone decide una stagione". Come è entrato nella testa dei giocatori? "Niente di particolare. Siamo un gruppo che lavora e tutti con un unico obiettivo in testa, cioè pensare di arrivare a marzo. Serve responsabilità ,passione e grande convinzione". De Winter? "Domani potrebbe avere una chance". Pavlovic? "È uno come tutti gli altri. Ha già giocato tanto nel Milan, ma ha margini di crescita. Bisogna immaginarselo tra 4-5 anni. Deve crescere ancora molto nella fase difensiva e nei tempi di gioco". Modric è la tua lunga mano in campo? "Sbaglia poco perché è un campione straordinario. Ha una velocità diversa dagli altri nel passaggio, nella visione di gioco e in quel ruolo lì si trova molto a suo agio. E si diverte anche molto". Il Milan può isolarsi dalle tante parole sul rigore? "Non so se ha la maturità, ma so che bisogna averla domani. Ma non per l'episodio contestato, ma perché domani giochiamo contro una squadra che verrà a Milano per fare partita e risultato. Gilardino è molto bravo a organizzare le squadre difensivamente. Partite semplici non ce ne sono, ma ci sono partite ch evanno giocate e vinte". Sette reti su undici segnate nel secondo tempo... "Stiamo crescendo fisicamente, diamo più intensità alla partita nella ripresa. Stiamo bene. E i cambi ci hanno dato una grossa mano". Come sta la squadra? "Si deve migliorare. Ora abbiamo 16 punti e 16 punti ci fai poco. L'obiettivo è arrivare a 40". Bartesaghi? "Sono molto contento. Arriva dal settore giovanile, ha delle qualità e va lasciato sereno". Termina qui la conferenza.