Milan, Allegri: "Derby non da snodo, Rabiot gioca. Thiago Silva? Straordinario"
Massimiliano Allegri, allenatore rossonero, è presente in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Milan, sfida valida per la dodicesima giornata di Serie A e in programma domani alle 20:45 allo stadio "Giuseppe Meazza".
12:00 | Comincia la conferenza stampa di Massimiliano Allegri.
Conosce già il derby di Milano... Stavolta, però, con Chivu.
"Stiamo lì, osserviamo la partita. Sarà una serata meravigliosa, una rivalità storica. Ero partito bene nei derby, poi ne ho persi quattro. Affrontiamo una squadra che è molto forte, favorita per lo Scudetto assieme al Napoli, che ha vinto 11 delle ultime 12 partite, segnando 28 gol e prendendone 7, con un grande attacco, giocatori esperti e fisici. Noi dovremmo fare una partita tecnicamente molto valida e, soprattutto, essere un pochino più attenti, non come nel secondo tempo di Parma".
Domani partita snodo?
"No, Domani inizia il periodo che ci dovrà portare a marzo, quando ci sarà la sosta per la nazionale che spero vada ai Mondiali, in cui dovremo giocarcela per le posizioni finali. Al momento le partite sicure sono 20, se saremo bravi dovranno diventare 22".
Un ricordo di Ornella Vanoni.
"La seguivo, è stata una donna meravigliosa, ironica, simpatica. Lei milanista, anche se ultimamente simpatizzava per Bonny...".
Nelle grandi partite la squadra non si è mai deconcentrata...
"La fiducia ce l'ho a prescindere da Parma e dagli altri big match. Affrontiamo una squadra forte, ma noi lavoriamo per queste partite".
Derby particolare per la classifica...
"Il campionato è ancora lungo. In una settimana può cambiare la classifica in un attimo. L'obiettivo è essere tra le prime quattro".
Appello di Gattuso per fermare il campionato...
"Se fermiamo il campionato non giocheremo e aiuteremo la nazionale, ma credo che la nazionale abbia grandi possibilità di andare al Mondiale. Rino sta facendo un buon lavoro, se fermeranno il campionato ci fermeremo e sarà un vantaggio per la nazionale".
Sei mai stato vicino all'Inter? Com'è il tuo rapporto con Marotta?
"Lo sanno tutti, c'è stato l'anno in cui sono tornato alla Juventus che in una notte ho dovuto prendere una decisione: andare alla Juve, andare all'Inter o andare al Real. Con il presidente Marotta ci siamo tolti grandi soddisfazioni, sta facendo un gran lavoro all'Inter. Per vincere le partite bisogna essere pragmatici e concreti".
Bookmakers contro il Milan: Inter a 1,90, Milan oltre i 4.
"L'Inter è una squadra forte e ed è in un ottimo momento, così come noi. Conosciamo le loro qualità: è quella che in Italia tira di più ed è quella che concede meno. Nelle grandi partite sono i dettagli che fanno la differenza".
Rabiot?
"Gioca".
Perché questa differenza tra partite con le grandi e con le piccole?
"Spiegarlo è difficile. Ogni partita è diversa. Ci sono stati episodi ed errori su cui dobbiamo lavorare. I punti che abbiamo fatto sono quello che meritiamo".
Da Appiano si parla di una feroce determinazione per cancellare i derby dell'anno scorso...
"Nei primi minuti con la Roma abbiamo sbagliato molto tecnicamente, però con il Napoli abbiamo battagliato senza perdere la concentrazione. L'unica cosa che dobbiamo fare è migliorare. Che l'Inter giochi per vincere è normale, così come faremo anche noi. L'Inter è la favorita del campionato, come ormai da cinque anni".
Leao-Pulisic insieme per la prima volta...
"Mi aspetto da loro come da tutti. Domani indisponibili Athekame per un problema al soleo e Gimenez per la caviglia. Gli altri stanno bene".
Che differenze tra Inzaghi e Chivu?
"Ossatura è più o meno la stessa. Chivu sta facendo un ottimo lavoro: per essere alla prima esperienza, sta facendo un bel lavoro. Si nota che sono un gruppo compatto. La differenza con Inzaghi? Poca, i giocatori più o meno sono gli stessi".
La chiave del derby è nei duelli individuali?
"Quando vinci i duelli individuali hai più probabilità di vincere, a Parma ne abbiamo vinti pochi nel secondo tempo e infatti abbiamo pareggiato. Domani sotto l'aspetto tattico, tecnico e fisico sarà una partita di alto livello, bisognerà essere pronti anche per fare un passettino in avanti in classifica e allungare la striscia di risultati cominciata dopo la sconfitta contro la Cremonese".
Cosa ha detto ai calciatori in settimana? Cosa teme dell'Inter?
"Oggi faremo l'ultimo allenamento. Anzi, domani mattina. Metteremo a posto le ultime cose e speriamo di metterle a posto bene. L'Inter ha tiratori da fuori importanti. Quando è vicina all'area ha fisicità: Dumfries ho sentito che manca, ma è una soluzione importante per loro. Quando hanno spazio in contropiede sono molto bravi perché hanno tecnica in velocità. Ci vorrà una grande partita per creare i presupposti per portare a casa un buon risultato, poi il calcio è bestiale ma dovremo essere pronti per fare una grande partita. Poi vedremo il risultato".
Gimenez?
"Gimenez è un giocatore importante, ha qualità realizzative e ha segnato tanto di venire qua. Poi è arrivato a campionato in corso, non è mai semplice. Quest'anno è rientrato bene, ha fatto buone prestazioni, però è uno importante. I gol li farà".
Come vede Lautaro?
"È uno dei più forti che c'è in Italia, in Europa e nel mondo. Ha la maturità per determinare, soprattutto certe partite. Bisognerà avere un occhio di riguardo su di lui".
Chi gioca a sinistra?
"L'assenza di Dumfries non mi influenza, dovrò decidere. Estupinan è tornato a Parma dopo 50 giorni che non giocava, Bartesaghi è tornato dopo due partite con la nazionale da novanta minuti, ieri ha fatto un buon allenamento. La partita è lunga, magari avrò bisogno di tutti e due".
Cosa vorrebbe dire vincere il derby?
"Passare una bella settimana. Vincere ti cambia l'umore della settimana. Dico sempre ai ragazzi: cerchiamo di fare risultato per stare bene nei giorni successivi".
Vorrebbe una curva che canta?
"Hanno aiutato molto, ne abbiamo bisogno. Lo stadio ci aiuta molto, soprattutto quando la partita diventa difficile".
Cosa ha detto Ibra alla squadra?
"Leao sta capendo che da attaccante viene valutato per i gol che fa e questo è un segnale di crescita. Con Ibra, ieri è venuto, abbiamo chiacchierato. La società è sempre presente".
Ha sentito Thiago Silva per come battere l'Inter? Le piacerebbe riallenarlo?
"Con Thiago ho passato due anni meravigliosi, giocatore straordinario. Sta continuando a giocare su buoni livelli. Per il mercato c'è la società, noi dobbiamo essere focalizzati sulle partite, affrontandole una alla volta, anche perché più di una alla volta non ci si può giocare. Thiago non l'ho chiamato, è ancora un giocatore, non allenatore".
Rabiot importante anche per Fofana?
"Fofana ha fatto buone partite. È un giocatore che ha enormi potenzialità in tutte e due le fasi. Deve stare più attento in certe situazioni. Rabiot, fino ad ora, ho ritrovato un Rabiot molto migliore di quando l'ho avuto. È in un'età di maturazione al top, un giocatore molto pesante all'interno del campo".
Domani è il derby dei braccetti: come vede Pavlovic e Bastoni?
"Pavlovic sta migliorando tanto: più giochi più cresci e migliori. Quella caratteristica di andare l'ha sempre avuta, aggredisce molto. Deve migliorare nell'attenzione dentro l'area, in alcune situazioni è ancora un pochino assente".
Inter molto forte su calci piazzati...
"Ne abbiamo battuti 71 senza segnare... Magari domani ne battiamo due e facciamo un gol".
Quest'anno giochi senza centravanti...
"Tante volte ho giocato senza centravanti. Ibrahimovic con me faceva poco il centravanti, lo faceva più Boateng. Tevez e Morata pure, non avevano caratteristiche da centravanti. Il capocannoniere del campionato italiano è Calhanoglu: momentaneamente le punte del Milan hanno segnato quattro gol Leao e quattro Pulisic".
Ieri è tornato Baresi a Milanello...
"Questa notizia va oltre il calcio. Sono molto contento. Lo aspettiamo a Milanello: deve essere un punto di riferimento per tutti".
Termina qui.
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