La 'follia' di Dalla Bona: "Tre mesi alla Bobo Vieri: spesi 50mila euro in feste e discoteche"
Alla Gazzetta dello Sport, Samuele Dalla Bona ha parlato così della parte finale della sua carriera, i tre anni al Napoli: "Un anno al top, gli altri due da emarginato. Nel 2006-07 centrammo la promozione in A, ero titolare, poi non ho più giocato. In estate rifiutai il Birmingham l’ultimo giorno di mercato. Li mandai a quel paese perché mi avevano preso in giro, Reja in primis. E a gennaio si presentò il Cagliari: non mi lasciarono andare. Nel 2011 avevo già deciso di smettere. Scelsi una squadra più vicino a casa per stare vicino a mio padre, quello sì, ma dopo il suo funerale andai a fare allenamento a Mantova".
Come mai ha smesso a 31 anni?
"Quel mondo non mi piaceva".
Il calcio l'ha abbandonata?
"Un po’, ma potevo fare di più. Sono uno onesto. E l’ho pagata".
Riguardo a una "follia fatta in carriera", Dalla Bona ha raccontato di aver deciso un'estate, dal nulla, di fare "tre mesi alla Bobo Vieri" dedicati a feste e discoteche. Ha stimato di aver speso circa 50mila euro, tanto che la banca temeva gli avessero clonato la carta. Ha poi ammesso, con sincerità, di essersi sempre piaciuto circondarsi di donne: ha avuto due grandi amori e poi si è "divertito". Ha concluso con un aneddoto del periodo al Milan, dove era in camera con Borriello, il "bellone del gruppo", al quale ripeteva scherzando: "Lasciamene una, bomber", riconoscendo che Borriello "andava forte".
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