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Le prime parole di Conte: "Posti in terapia intensiva aumentati del 75% rispetto alla prima ondata"TUTTO mercato WEB
lunedì 2 novembre 2020, 12:25Serie A
di Marco Conterio

Le prime parole di Conte: "Posti in terapia intensiva aumentati del 75% rispetto alla prima ondata"

Il Premier Giuseppe Conte interviene alla Camera per relazionare sull'emergenza Covid-19 e sulla nuova stretta col nuovo DPCM. Queste le prime parole a Montecitorio. "Già sabato la lettura dell'evoluzione del quadro pandemico, ha costretto ad adottare un nuovo corpus di misure restrittive già prima di mercoledì 4 novembre, data inizialmente fissata. In ragione di queste nuove evenienze, sono qui alle Camere oggi e ho proposto alle forze di opposizione un tavolo di lavoro, cosa che è stata però rifiutata. Se ci fossero ripensamenti, confermo che la proposta del Governo permane e rassicuro che la proposta non sottende una confusione di ruoli o mira a sovrapposizione di responsabilità. Il Governo è consapevole delle responsabilità davanti al Paese, per mettere in salvezza la Nazione".

Situazione in peggioramento "Il quadro è critico in tutto il continente, ogni paese sta adottando misure più restrittive per rispondere alla crescente curva epidemiologica. L'Europa, all'interno di un quadro complesso, è una delle aree più colpite dall'urto della seconda ondata. Secondo il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, la maggior parte dei paesi europei si è evidenziato un aumento di 150 casi ogni 100mila abitanti e la situazione anche nel nostro paese la situazione è in peggioramento".


I numeri della seconda ondata "378129 contagiati a ieri, il 94%, 357288 risulta in isolamento domiciliare. Al picco della prima ondata, si curava in casa solo il 51,8% dei contagiati. Solo lo 0,5%, 1939 persone, risulta ricoverato in terapia intensiva contro il 6,7% della prima ondata. Gli isolati contagiati sono in gran numero anche se la gravità rispetto alla prima ondata sembra diversa. Gran parte delle persone sono asintomatiche o paucisintomatiche, fino al 95% delle persone ci sono sintomi lievi. Ieri 1939 persone erano in terapia intensiva, occupando il 21% dei posti totali. I pazienti in terapia intensiva ora sono la metà dei posti letto attivati, all'inizio dell'emergenza c'erano 5179 posti disponibili. In questi mesi abbiamo distribuito 3370 nuovi posti, nuovi ventilatori, a ora ci sono 9052, più 75% dei posti in terapia. 1789 ventilatori sono ancora a disposizione del Commissario Arcuri che porteranno i posti 10841. Adesso non stiamo subendo un'insostenibile pressione nei reparti di terapia intensiva ma il crescendo è preoccupante nei restanti reparti, particolarmente nelle terapie subintensive e nell'area medica in particolare. Per questo la scorsa settimana è stato sottoscritto un accordo stralcio con medici di medicina generale e pediatri per somministrare test rapidi antigenici per poter curare i pazienti presso i propri domicili per alleggerire la situazione dei ricoveri".