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tmw / napoli / Il Due di Piccari
Conte, Gasp e Sarri: fondamentali. Pioli e Tudor, è ora di cambiare. Disastro arbitraleTUTTO mercato WEB
Oggi alle 10:08Il Due di Piccari
di Marco Piccari

Conte, Gasp e Sarri: fondamentali. Pioli e Tudor, è ora di cambiare. Disastro arbitrale

Come tutte le settimane torna la rubrica del direttore di Tmwradio Marco Piccari, che analizza i temi principali dell’ottava giornata di serie A. Due di Cuori Ho sempre pensato che il cuore pulsante di una squadra sia il centrocampo: lì, nel mezzo, servono giocatori di qualità, forza e intelligenza tattica. In questa giornata di campionato voglio premiare due centrocampisti che sono stati determinanti per la vittoria delle loro squadre. Il primo a conquistare il cuore è stato Anguissa: il giocatore del Napoli, contro l’Inter, è stato strepitoso. Una colonna in mezzo al campo che ha travolto gli avversari, incontenibile in entrambe le fasi di gioco. Il secondo centrocampista che rapisce il cuore è Basic: contro la Juve segna il gol che spacca la partita e gioca un match di alto livello. Corre, si inserisce, crea occasioni. Il ragazzo era ai margini della Lazio, ora è rinato. Ha incrociato Koopmeiners e alla fine ci siamo chiesti: se Koop è stato valutato 60 milioni, quanto vale Basic? A prescindere dalle valutazioni, oggi possiamo dire che Basic è meglio di Koop. Gli allenatori, per me, sono fondamentali — e a Maracanà batto sempre su questo tasto. In questo turno premio Conte, Gasperini e Sarri: i primi due geniali nelle scelte, il terzo per ciò che ha costruito. Conte, contro l’Inter, piazza Neres falso nove e manda in confusione Acerbi e tutta la difesa nerazzurra. Geniale! Gasperini sceglie Cristante trequartista contro il Sassuolo e fa scacco matto: il giocatore lega il gioco e costruisce. Scelta sapiente. Sarri, nonostante i problemi di formazione, contro la Juve mostra una squadra organizzata, impenetrabile e pronta a combattere. Empatico! Gli allenatori devono fare la differenza, e loro l’hanno fatta. Fondamentali! Due di Picche Rispetto all’ultima giornata non è cambiato nulla: Tudor e Pioli sono più che in bilico. La Juve, contro la Lazio, conferma tutte le incertezze che da tempo sottolineo: assenza di idee, scarsa capacità realizzativa anche con tanti giocatori offensivi in campo — come contro la Lazio — ed enorme confusione nella gestione degli uomini. La squadra non segna da 394 minuti e non vince da più di un mese. Sono d’accordo con chi critica la società, ormai sempre più incapace di prendere una direzione da grande club. Della Juventus, in questo momento, è rimasto solo il nome — e questo concetto si potrebbe estendere anche alla Ferrari: guarda caso, la proprietà è la stessa. Coincidenza? Sul campo, però, è lecito dire che Tudor, in questi mesi, ha dato poco se non nulla: l’appartenenza non basta. Che altro serve per cambiare guida tecnica? Alla Fiorentina non va meglio: contro il Bologna acciuffa un pari più per demeriti degli avversari, che a un certo punto si sono spenti. Gli uomini di Pioli pareggiano una partita che sembrava persa, ma sinceramente non si vedono segnali positivi. La crisi è tecnica e profonda: Pioli sembra brancolare nel buio, ancora non si capisce che squadra stia costruendo né su cosa abbia lavorato in questi mesi. La reazione contro il Bologna sembra solo rimandare una decisione ormai evidente: è ora di cambiare. Certo, anche qui gli interrogativi sulla società sono molti: chi decide? Un rebus di difficile soluzione. Gli arbitri? Sempre peggio. Anche in questo turno un disastro totale: così non si è più credibili. Gol irregolari, rigori non dati, cartellini ignorati — veramente troppo. Ho sempre cercato di capire il mondo arbitrale e di spiegare certe decisioni, ma ora siamo allo sbando totale. Ogni turno assistiamo a episodi poco comprensibili. Così diventa difficile commentare, e soprattutto si rovina il calcio. Troppi errori evidenti. Un disastro che sembra non avere fine. Jolly In questa giornata i jolly sono due. Il primo è Dybala, che contro il Sassuolo realizza il gol partita e, soprattutto, trascina la squadra da vero leader. Condottiero! Il secondo jolly lo pesca Castro, autore di un gol d’autore. Questo ragazzo ha grandi qualità e in campo gioca ogni pallone come se fosse l’ultimo. Gagliardo!