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Caos Fiorentina, parlano Vanoli e Goretti. E l'Inter è prima da sola. Le top news delle 22TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 22:00Serie A
di Gaetano Mocciaro

Caos Fiorentina, parlano Vanoli e Goretti. E l'Inter è prima da sola. Le top news delle 22

Inter prima in classifica almeno per una notte, in solitaria. 4-0 sul Como in scioltezza, travolgendo una delle migliori squadre per gioco espresso, almeno fino a stasera. Lautaro Martienez segna e stacca Riccardo Orsolini nella classifica marcatori. Il bolognese in compenso è stato agganciato da Calhanoglu. Record per Lautaro che segnando al Como è arrivato a fare gol a 30 avversarie differenti dal suo approdo all'Inter. Nessuno nei 5 Top campionati d'Europa ci è riuscito. Per Cristian Chivu una grande soddisfazione questo successo, contro il tecnico (Fabregas) che era stato inizialmente designato per raccogliere il testimone di Simone Inzaghi. In merito il tecnico rumeno ha dichiarato: "Io non ho tempo nemmeno di pensare. Avevo l'obbligo di mettere la squadra nelle condizioni migliori. Sono felice per l'atteggiamento dei ragazzi. Io sono interessato solo all'Inter, mantenendo ordine e disciplina per raggiungere gli obiettivi. Ho passione e amore per il mio mestiere". Caos Fiorentina dopo il ko contro il Sassuolo. La situazione è preoccupante, ultimo posto in classifica e nemmeno con Paolo Vanoli la situazione è migliorata. Il tecnico viola al triplice fischio dell'arbitro si è intrattenuto con i giocatori per un lungo confronto, prima di presentarsi davanti alle telecamere: "Basta alibi!" tuona, aggiungendo: "Dobbiamo chiedere scusa ai nostri tifosi. Ho detto ai giocatori che non servono giocatori in queste situazioni ma servono uomini, anche se lo dobbiamo diventare perché questa partita è stata un'emblema, basta alibi, ci vuole coraggio. La paura di cosa quando vai in vantaggio 1-0? Più bello di così! Dovrebbe scomparire la paura. Non c'entra il modulo, c'entra il ritrovarsi giocare l'uno per l'altro e non vedo questo da quando sono arrivato. Puoi avere tante idee ma se stoppi una palla e non giochi veloce, adesso sono alibi". Brutta la scena del rigore che ha portato al vantaggio dei viola, con Mandragora e Kean a litigarsi il pallone. Alla fine tira il centrocampista, segnando. Ma l'attaccante, testa bassa, non festeggia in segno di protesta. Un gesto che non è passato inosservato. E proprio Vanoli spiega: "Il rigorista era Gudmundsson ma non l'ha voluto calciare, il secondo era Mandragora, e Kean da attaccante che in questo periodo non fa gol voleva calciarlo ma il problema non è quello, il problema è che dopo 5 minuti trovi il gol e hai la gente che ti spinge...il problema è che adesso gli alibi sono finiti. Qual è l'alibi adesso? Il modulo? Basta, c'è da andare in campo e giocare uno per l'altro, capire che ogni palla in qualsiasi situazione è determinante, sia in attacco che in difesa. Non ho ancora trovato la chiave per entrare nella testa di questi ragazzi". Ma Vanoli rischia qualcosa? Ci pensa il ds Roberto Goretti a fare chiarezza: "Sì, il mister è confermato". E sul momento della squadra ha dichiarato: "Nelle ultime partite credo di aver vito dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro, siamo tornati indietro sotto tanti aspetti, ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c'è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere".