Magoni contro Conte: "Dichiarazioni fuori luogo! Il Napoli là davanti non dà fastidio a nessuno..."
A "1 Football Club", programma in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Oscar Magoni, direttore sportivo del Renate ed ex calciatore, tra le tante, di Napoli, Bologna e Atalanta. Di seguito, un estratto dell'intervista.
Direttore, il Napoli ha a disposizione solo la vittoria, oggi, per continuare a sognare i sedicesimi? “In Champions per passare il turno bisogna vincere. Il Napoli è chiamato a fare una grande prestazione, deve provarci fino in fondo. Un pareggio non basterebbe: in queste partite servono punti, bisogna vincere. Tutte le gare rappresentano un’opportunità, e lo è anche questa, soprattutto ora che la classifica recita solo tre punti.”
Giocherà anche la Juventus che, dopo pochi minuti dall’insediamento ufficiale di Luciano Spalletti, ha subito vinto contro la Cremonese. Quando succedono queste cose, è un segnale che forse la rosa mal tollerava la precedente gestione? “Penso che in due giorni Spalletti non abbia potuto mettere molto del suo. La squadra è andata avanti per inerzia, sul lavoro fatto in precedenza. Ha vinto una partita comunque alla portata, perché la Juventus ha giocato a Cremona: con tutto il rispetto per la Cremonese, i valori in campo sono diversi. Non è una sorpresa che la Juve possa vincere lì. Il lavoro di Spalletti è appena iniziato, quindi non è ancora giudicabile: lo vedremo meglio nelle prossime settimane. Diciamo che, forse, è stato più un moto d’orgoglio dei calciatori bianconeri. Parliamo comunque di giocatori di altissimo livello, e la Juventus resta una squadra fortissima. Poi, per giudicare davvero certe dinamiche interne, bisognerebbe conoscerle bene. Da esterno, posso dire che la rosa della Juve è importante e, a Cremona, avrebbe potuto vincere con o senza Spalletti.”
Direttore, ieri abbiamo assistito ad un Conte molto polemico in conferenza stampa: cosa ne pensa delle sue dichiarazioni? “Ne aveva per tutti, e quando dice “siamo primi e nonostante gli infortuni”, non ha tutti i torti, perché le defezioni sono tante, gli infortuni capitano a tutte le squadre. A volte se ne concentrano di più in certi periodi, a volte di meno. È chiaro però che Conte mi è sembrato un po’ nervoso, direi nervosetto. Le analisi andrebbero fatte conoscendo bene la situazione. Sicuramente, però, ho trovato fuori luogo la sua dichiarazione secondo cui il Napoli sarebbe “scomodo” nel campionato italiano. Non la capisco: il Napoli è campione d’Italia, è normale che sia lì davanti. Non credo dia fastidio a qualcuno, e sinceramente non ho compreso dove volesse andare a parare con quella frase. Anche perché il Napoli è una squadra che, oltre a essere campione d’Italia, ha fatto nove acquisti di livello europeo. È costruita per competere sia in Champions sia in campionato, è davanti e merita di esserlo. Faccio fatica a capire a chi possa dare fastidio. Forse un giorno Conte lo scriverà nella sua autobiografia e scopriremo a chi si riferiva! Aspetteremo con curiosità il suo libro…”
Con il ritorno di Lobotka dall’infortunio, potrebbe ricomporsi la mediana a tre con McTominay e Anguissa, che tanto bene ha fatto nella passata stagione. Ma prima dell’infortunio di De Bruyne non si poteva continuare a giocare con quell’assetto tattico, ruotando i quattro elementi per i tre posti? “Sì, ma se hai De Bruyne e McTominay, devi cercare di farli giocare insieme. Come concetto ci sta, anche se chiaramente gli equilibri non erano perfetti. Poi sono arrivate altre defezioni come quella di Lobotka. Però Gilmour, per esempio, ha dimostrato di essere un ottimo sostituto, un titolare aggiunto. Sono d’accordo con Conte: il Napoli è in emergenza, ma resta lì in alto, e questo significa che la rosa è di qualità. Certo, può migliorare, ma è composta da calciatori importanti. Dove qualcuno è calato, qualcun altro ha alzato il livello. Penso proprio ad Anguissa, che nell’ultimo mese ha fatto benissimo.”
Anguissa sta facendo lo stesso percorso intrapreso nella passata stagione da McTominay, quello che poi lo ha portato a diventare l’MVP? “Sì, direi di sì. Anguissa è in piena fiducia, al cento per cento, e lo si vede. Sta facendo grandi cose: forza fisica, tecnica, anche qualche gol. È un giocatore che quando si inserisce fa male. Anche McTominay, nel suo ruolo naturale, rende molto di più: non è un esterno, è una mezzala di inserimento. Il centrocampo del Napoli è forte, molto forte.”
Se quel fallo a centrocampo di Bisseck lo avesse subito un suo calciatore, lo avrebbe giudicato da cartellino rosso? “Sono episodi di interpretazione. Secondo me il rosso ci poteva stare, ma la palla era ormai finita sul lato, quindi non era una chiara occasione da rete. Sono quelle situazioni che fanno discutere e che nemmeno il VAR riesce a risolvere al cento per cento. Il giallo poteva starci, ma anche il rosso non sarebbe stato scandaloso. In ogni caso, qualsiasi decisione avrebbe scatenato opinioni divergenti, perché era un episodio davvero al limite.”






