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Arabi e Palermo, un amore nato quasi 1200 anni faTUTTO mercato WEB
© foto di Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net
martedì 28 giugno 2022, 00:21Notizie
di Marcello Scuderi
per Tuttopalermo.net

Arabi e Palermo, un amore nato quasi 1200 anni fa

Il passaggio del Palermo F.C. alla holding in maggioranza araba del City Football Group è vicinissimo: come più volte riportato da TuttoPalermo.net la trattativa sembra essere agli sgoccioli con l'acquisizione dell'80% delle quote da parte della nuova società. Quello tra Palermo ed il mondo arabo è sempre stato un rapporto più che platonico, non è un caso che il capoluogo siciliano, 1191 anni fa, divenne proprio dominazione araba e restò tale per più di due secoli. Durante il periodo arabo Palermo visse un'epoca di grande espansione, la città secondo alcuni scritti arrivò a contare più di 200.000 abitanti e l'influenza del mondo musulmano portò grandi e importanti cambiamenti nella città che divenne un punto principe del Mar Mediterraneo. Gli scritti raccontano di una città ricca di giardini e opere architettoniche, circa 300 furono le moschee costruite stando ad alcune opere dell'epoca, oltre ad espandersi con nuovi quartieri costruiti al di fuori delle mura, come la Kalsa e il quartiere degli schiavoni.

Si svilupparono sempre di più i famosi quattro mercati palermitani: Ballarò, Capo, Vucciria e Lattarini, quest'ultimo è il più legato al mondo arabo anche nel nome che nasce come una storpiatura tutta siciliana di "Souk El Attarin", letteralmente il mercato delle spezie, molte delle quali furono introdotte proprio dagli arabi su suolo italico, oltre che a portare sistemi di irrigazione e varie tipologie di alberi da frutto e di vegetali. Gli arabi, dopo 243 anni a Palermo e dopo che la città siciliana divenne la seconda più grande città del mondo arabo dopo Costantinopoli, dovettero cedere il passo di fronte all'avanzata Normanna, con quest'ultimi che presero il controllo della città. Negli anni a venire i Normanni distrussero quasi tutto ciò che il mondo arabo aveva creato dal punto di vista architettonico per dar vita a nuove strutture, ad oggi l'unica traccia che resta nei pressi del capoluogo sono i bagni di Cefalà-Diana. Adesso, a distanza di più di 10 secoli, gli arabi tornano a Palermo entrando questa volta nella cultura sportiva, nella speranza che possano portare al club siciliano la stessa espansione che quasi 1200 anni fa portarono alla città.