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Non c'è partita con il Verona: il Genoa vince e si salva, Preziosi tira un sospiro di sollievo
Il Genoa vince 3-0 e si salva, nonostante l'espulsione di Romero. Non c'è mai stata partita
LE FORMAZIONI - Il tecnico Nicola decide di lasciare fuori Schone, il centrocampista danese ex Ajax, lasciando la cabina di regia a Lerager e Behrami. Davanti ritorna Sanabria - e sarà la mossa vincente - con Pandev. Il Verona è in formazione quasi completamente tipo, a parte l'assenza di Kumbulla e l'inserimento di Eysseric sulla linea dei trequartisti.
GENOA ALLA SECONDA - L'Hellas Verona mette subito le cose in chiaro, perché Dimarco si trova in mezzo all'area con il pallone sul sinistro, il suo esterno va vicino al palo. Per una squadra che non vorrebbe essere sparring partner, c'è un Lerager che si inventa un cross perfetto per Sanabria: il paraguaiano, di testa, insacca da pochi passi perché perso dalla retroguardia veronese. Il Verona non sembra in grado di opporre una grande resistenza, tanto che al venticinquesimo è già tempo di raddoppio: Pandev trova il corridoio giusto per Sanabria, lascia libero nel deserto della retroguardia gialloblù, con l'ex Betis che incrocia e batte Radunovic. 2-0 e partita in ghiaccio?
ROMERO BENE E MALE - Sul finire del primo tempo Romero, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, salta sopra l'avversario in maniera regolare e inzucca il 3-0 sul palo più lontano. Lo stesso argentino però entra in maniera rude su Pessina, bloccandogli il piede con un pestone e provocando con il resto del corpo una rotazione del ginocchio. Il centrocampista rischia un lungo stop. Nel secondo tempo viene anche espulso per doppia ammonizione, lasciando i suoi in dieci per mezz'ora. Di parate Perin ne fa comunque pochine.
SALVEZZA AGOGNATA - Così il Genoa, come l'anno scorso, si salva all'ultima giornata. Questa volta in maniera molto più semplice rispetto allo 0-0 della paura contro la Fiorentina di un anno fa. Preziosi sarà felice, anche se la partita non ha avuto molta storia, sin dall'inizio. Dall'altra parte, anche con una sfida più equilibrata il Lecce non avrebbe comunque sorpassato gli uomini di Juric.
GENOA-HELLAS VERONA 3-0
Marcatori: Sanabria 13', Sanabria 25', Romero 44'.
Genoa (4-4-2)
Perin; Masiello, Romero, Zapata, Criscito (dal 22' Barreca); Ankersen, Lerager, Behrami, Jagiello (dall'83' Cassata); Pandev (dall'83 Pinamonti), Sanabria (dal 64' Goldaniga).
Hellas Verona (3-4-2-1)
Radunovic; Rrahmani, Gunter (dal 74' Salcedo), Dimarco; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Eysseric (dal 46' Borini); Di Carmine (dal 46' Pessina).
LE FORMAZIONI - Il tecnico Nicola decide di lasciare fuori Schone, il centrocampista danese ex Ajax, lasciando la cabina di regia a Lerager e Behrami. Davanti ritorna Sanabria - e sarà la mossa vincente - con Pandev. Il Verona è in formazione quasi completamente tipo, a parte l'assenza di Kumbulla e l'inserimento di Eysseric sulla linea dei trequartisti.
GENOA ALLA SECONDA - L'Hellas Verona mette subito le cose in chiaro, perché Dimarco si trova in mezzo all'area con il pallone sul sinistro, il suo esterno va vicino al palo. Per una squadra che non vorrebbe essere sparring partner, c'è un Lerager che si inventa un cross perfetto per Sanabria: il paraguaiano, di testa, insacca da pochi passi perché perso dalla retroguardia veronese. Il Verona non sembra in grado di opporre una grande resistenza, tanto che al venticinquesimo è già tempo di raddoppio: Pandev trova il corridoio giusto per Sanabria, lascia libero nel deserto della retroguardia gialloblù, con l'ex Betis che incrocia e batte Radunovic. 2-0 e partita in ghiaccio?
ROMERO BENE E MALE - Sul finire del primo tempo Romero, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, salta sopra l'avversario in maniera regolare e inzucca il 3-0 sul palo più lontano. Lo stesso argentino però entra in maniera rude su Pessina, bloccandogli il piede con un pestone e provocando con il resto del corpo una rotazione del ginocchio. Il centrocampista rischia un lungo stop. Nel secondo tempo viene anche espulso per doppia ammonizione, lasciando i suoi in dieci per mezz'ora. Di parate Perin ne fa comunque pochine.
SALVEZZA AGOGNATA - Così il Genoa, come l'anno scorso, si salva all'ultima giornata. Questa volta in maniera molto più semplice rispetto allo 0-0 della paura contro la Fiorentina di un anno fa. Preziosi sarà felice, anche se la partita non ha avuto molta storia, sin dall'inizio. Dall'altra parte, anche con una sfida più equilibrata il Lecce non avrebbe comunque sorpassato gli uomini di Juric.
GENOA-HELLAS VERONA 3-0
Marcatori: Sanabria 13', Sanabria 25', Romero 44'.
Genoa (4-4-2)
Perin; Masiello, Romero, Zapata, Criscito (dal 22' Barreca); Ankersen, Lerager, Behrami, Jagiello (dall'83' Cassata); Pandev (dall'83 Pinamonti), Sanabria (dal 64' Goldaniga).
Hellas Verona (3-4-2-1)
Radunovic; Rrahmani, Gunter (dal 74' Salcedo), Dimarco; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Eysseric (dal 46' Borini); Di Carmine (dal 46' Pessina).
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