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TMW RADIO - Zaccardo: "Milan candidato a vincere la Serie A, la Juventus sta mostrando limiti"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 20 settembre 2021, 19:28Serie A
di Aleandro Laudadio

TMW RADIO - Zaccardo: "Milan candidato a vincere la Serie A, la Juventus sta mostrando limiti"

Cristian Zaccardo ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L’ex calciatore Cristian Zaccardo è intervenuto oggi a Stadio Aperto, trasmissione pomeridiana di TMW Radio, rilasciando dichiarazioni su diversi temi dell’attualità calcistica, a cominciare da Juventus-Milan: “Nessuno poteva immaginare che la Juventus potesse avere due punti in quattro partite. Ha giocato molto bene nel primo tempo, poi il Milan ha trovato il pareggio e poteva vincere la partita. La Juve sta mostrando dei limiti e alla lunga i punti persi peseranno. La strada è in salita”.

Come giudica l’assenza di De Ligt?
“Nel calcio tanti giocatori faticano a trovare spazio. Chiellini, per la sua tenuta fisica, può fare il 30-40 % delle partite. Considero anche De Ligt un titolare, è stato un investimento costoso, è un giocatore giovane, di prospettiva; se rimarrà, sarà un punto fermo per il futuro”.

Manca un uomo d’ordine alla Juventus?
“Sembra proprio così. Il centrocampo ha qualche limite in più rispetto agli altri reparti. A livello qualitativo manca un top in quel reparto, come Pogba o altri di caratura internazionale, ma sicuramente i dirigenti saranno vigili per rendere la Juventus più competitiva”.

Possono bastare Morata e Kean in attacco?
“Speriamo bastino questi due attaccanti per sopperire all’assenza di Ronaldo, che è un top e lo sta mostrando anche al Manchester. Morata è arrivato con l’età giusta, non è più una scommessa, deve prendere per mano l’attacco. Kean ha fatto bene in Nazionale, anche lui deve fare il salto per consacrarsi e meritarsi un palcoscenico come la Juventus, dove devi sempre giocare per vincere. Non sarà facile perché i tifosi si aspettano tanto e, oltre alle qualità, servirà anche il carattere in campo”.

Si sta sottovalutando la forza del Milan?
“Quest’anno tante squadre possono ambire allo scudetto. Al Milan stanno lavorando molto bene dalla società ai calciatori, dalla dirigenza all’allenatore. Ieri avevano tante defezioni importanti, ma, nonostante ciò, hanno ottenuto un punto e hanno rischiato di vincere. È candidata a vincere il titolo”.

Su Tonali
“Si fa troppo presto a criticare, poi cambiano i giudizi a secondo di una singola partita. Tonali è un patrimonio del Milan e del calcio italiano. È giovane, non era facile il salto dal Brescia al Milan. Sta dimostrando le sue qualità, poi il tempo dirà se è un giocatore da top club, ma è sulla strada giusta, quest’anno sta facendo meglio, il futuro è dalla sua parte”.

Su Kessié
“Bisogna essere dentro per capire queste cose. È un giocatore importante, avrà richieste, il Milan farà il massimo per trattenerlo, ma non vorrà partecipare ad aste. Il Milan sta dimostrando di tonare grande. Da simpatizzante rossonero, spero che rimanga al Milan, ma saranno decisive le valutazioni di giocatore, procuratore e società. Potrebbe esserci il rischio di perdere un altro giocator a parametro zero”.


Sul Napoli, atteso dal posticipo contro l’Udinese
“La squadra è sempre stata forte, senza comprare tanti giocatori sono comunque competitivi, bisogna spendere bene e fare il meglio con ciò che si ha. Se a gennaio sarà a questi livelli, con due acquisti mirati, potrà ambire con Milan e Inter a lottare per il titolo, e penso abbiano già qualche elemento che stanno seguendo. È una bella realtà e Spalletti sta facendo bene”.

Sul mercato di Marotta e Ausilio
“Hanno venduto bene e hanno comprato giocatori funzionali per la tipologia di squadra di Simone Inzaghi. Sono lì, fanno tanti gol, se i risultati restano buoni e anche il bilancio anche, c’è la soddisfazione del presidente e dei dirigenti”.

Sulla Fiorentina
“Ha cambiato l’allenatore, hanno comprato Nico Gonzalez. Vlahovic è rimasto e così Commisso ha dato un segnale importante, vuole far crescere la Fiorentin. Magari fa come con Chiesa: il prossimo anno, se arriva una squadra europea forte, si accontentano tutti e si investe su altri giovani da lanciare nel calcio italiano. Questo magari non è bello per i tifosi, ma è giusto che nel percorso giocatori come Vlahovic vadano a giocare in squadre più ambiziose, ma va dato merito a Commisso che non lo ha ancora ceduto”.

Come è possibile che siano bastati sei mesi a Vlahovic per far vedere un tale potenziale?
“Le qualità già si vedevano. Ho avuto la fortuna di vedere Cruz al Bologna, Dzeko al Wolfsburg. Quando l’attaccante inizia a segnare, quando va in fiducia, prende entusiasmo e segna. Ha dimostrato le sue qualità dopo un girone d’andata difficile lo scorso anno, poi è emerso nel girone di ritorno. Cresce l’entusiasmo, sai di essere forte e non ti ferma più nessuno. Si sente lusingato da tutti e spero che, quando dovesse non segnare per tre o quattro partite, quando lo criticheranno, lì dovrà avere tranquillità, consapevolezza di essere forte e non perdere le sue convinzioni”.

Quale neopromossa l’ha più impressionata?
“Per tutte e tre non sarà facile salvarsi. Il Venezia ha comprato tantissimo, ha tanti stranieri; l’Empoli è andato più mirato sul mercato; la Salernitana ha fatto un po’ tutto alla fine. Dalla B alla A c’è un bel salto. Tifo per Castori che ho avuto a Carpi, ma lo vedo con i fari puntati avendo perso tutte le partite: spero faccia un miracolo”.

Sul Parma
“La Serie B è molto competitiva quest’anno, con tante squadre blasonate che puntano a salire. Non mi sorprende la sconfitta contro la Cremonese. Il Monza ha pareggiato al 93’, sta facendo bene il Brescia, così come il Frosinone di Fabio Grosso. Anche il Pisa ha fatto una campagna acquisti strepitosa, poi ci sono Benevento e Crotone: ci sono sei, sette squadre per tre posti. Ci attende un bel campionato”.