
Parma, Cherubini: "Cuesta ha portato nuove idee. Tutti dispiaciuti per Leoni"
A margine del convegno "Il mercato e lo scouting internazionale. Dal settore giovanile alla prima squadra" organizzato dalla BSP Football Agency di Silvio Pagliari, in collaborazione con il Comune di Tolentino e il patrocinio del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimc, l'amministratore delegato del Parma Federico Cherubini ha parlato ai nostri taccuini: "Si sono trattati tanti temi. Si è guardato più lo scuoting in relazione a quello che è il concetto più ampio dello sviluppo del talento e sicuramente, in un sistema che vuole fare anche delle critiche costruttive, credo che pensare a tutta la parte formativa del calcio sia doveroso come sistema. E' stato piacevole affrontare tematiche che son meno di attualità e meno legate alle vicende dei campionati ma importanti".
Sulla cessione di Leoni all'estero è stato posto l'accento sull'interrogarsi se ci sono in Italia giocatori di alto livello che giocano ad alti livelli.
"Con le regole di mercato così globale non dobbiamo preoccuparci del fatto che qualche nostro giocatore possa giocare in grandi club come Leoni. La preoccupazione è sapere quanti calciatori abbiamo oggi pronti per giocare nei massimi campionati europei. Le statistiche dicono che ne abbiamo meno rispetto agli spagnoli, ai francesi o tante scuole diverse dalla nostra".
Ha sentito Leoni?
"Non l'ho sentito direttamente ma gli ho scritto un messaggio e Giovanni ha risposto. Tutto l'ambiente di Parma è stato molto vicino a lui e continuerà ad esserlo perché, anche se è stato a Parma solo un anno, ha lasciato un ricordo bellissimo e tutti i ragazzi sono legati a lui. Mi ha colpito la mattina successiva all'infortunio di Giovanni arrivare a Collechio e vedere tutti molto dispiaciuti per quello che è accaduto".
Cinque punti nelle prime partite per il Parma è un avvio di campionato in linea con le aspettative?
"Abbiamo cambiato tanto in estate. Abbiamo venduto calciatori importanti e sostituto altri. Sicuramente ci vorrà tempo per vedere la migliore versione del Parma. Stiamo lavorando con un nuovo allenatore che ha portato idee nuove, con un gruppo cambiato quasi del 50%. Stiamo facendo il percorso che tutte le squadre che devono lottare per salvarsi devono fare".
La cessione di Sohm come l'ha valutata? A Firenze si è visto poco.
"E' difficile dar giudizi senza sapere cosa stia succedendo a Firenze, se non vedere un po' le partite. Sohm è un giocatore solido e di grande rendimento. Sono convinto che nel tempo riuscirà a mostrare le sue qualità. E' un ragazzo serio, un professionista serio. E' normale che non sia facile cambiando ambiente ma sono convinto che riuscirà a dimostrare tutte le sue qualità".
Il ruolo di amministratore delegato è quello che pensi calzi più a pennello per il suo futuro?
"Alla Juventus la prerogativa era prevalentemente dentro l'area tecnica: dal direttore dei prestiti, alla seconda squadra, responsabile settore giovanile o della prima squadra ma sempre dentro il perimetro dell'area sportiva. Il Parma mi ha dato la possibilità di fare qualcosa di diverso, più ampio che in questo momento mi sentivo di poter fare. Sono contento di questi primi mesi. Mi occupo a 360° della gestione del club, abbiamo tantissimi altri ambiti da sviluppare".
Tante proposte in estate per Bernabé?
"Abbiamo fatto sacrifici cedendo diversi giocatori importanti, altri abbiamo lottato per tenerli. Bernabé, come altri giocatori che abbiamo in rosa, è ancora giovane e avrà sicuramente altre opportunità in futuro di poter essere oggetto di attenzioni di mercato ma la nostra ambizione è quella di crescere e diventare non solo un club che cresce, valorizza e vende ma anche un club nel quale un giocatore possa pensare di fare un percorso più lungo".
Altra grande intuizione è stata Suzuki. Può essere un uomo mercato?
"Suzuki è stato già uomo mercato perché già quest'estate ha avuto diverse opportunità ma ha scelto di rimanere a Parma e noi siamo stati felici di tenerlo. Non mi meraviglierebbe il fatto che in futuro potesse approdare nei massimi campionati europei".
Contento che Chivu si stia prendendo l'Inter?
"Sono molto contento, al di là del risultato importante che Cristian ha ottenuto con noi centrando una salvezza molto difficile, per il bellissimo rapporto che siamo riusciti con tutto l'ambiente. Un rapporto bello, credo che lui vedesse nella società un sostegno. Ci siamo confrontati tanto. Anche se tutto è durato pochi mesi, sono stati intensi con tante partite che rimarranno nell'immaginario dei tifosi del Parma. Il calendario era difficilissimo e Cristian è stato capace di guidare i ragazzi a fare dei punti quando sembrava davvero difficile".
Felice di vedere Bonny sta facendo vedere il suo valore all'Inter?
"Assolutamente. Io l'ho vissuto poco perché sono arrivato solo negli ultimi mesi, ma è un ragazzo che a Parma ha fatto tanti sacrifici, è molto legato all'ambiente. Per noi è una soddisfazione vedere adesso che riesce a far queste prestazioni così dopo pochissimo tempo in una squadra così importante come l'Inter".
La lotta scudetto?
"Non so chi sarà favorito. So che sarà bellissimo da tifoso di calcio poter vedere, come lo scorso anno, così tante squadre capaci di poter vincere lo scudetto. Lo dico da tifoso ma anche da operatore in questo sistema, la Serie A ha bisogno di queste sfide e di queste storie da raccontare perché stiamo combattendo con le altre leghe europee per cercare di attirare le attenzioni di grandi investitori che possano vedere nella Serie A il campionato che era 30 anni fa. E avere tante squadre così competitive è qualcosa di positivo per il calcio italiano".
Riusciremo ad andare ai Mondiali?
"Penso di sì. Nel senso che, vedendo il percorso che i ragazzi hanno iniziato con Gattuso, penso ci siano tutte le condizioni per farlo. Incrociamo le dita, facciamo il tifo e sono convinto che centreremo l'obiettivo".
Altre notizie
Ultime dai canali






Primo piano