Il Pordenone sta alleggerendo il monte stipendi e punterà... sul coraggio

Il Pordenone al giro di boa appare quasi col destino già segnato e per questo - scrive Francesca Mencacci su La Nazione - si sta «alleggerendo» dei contratti più pesanti, sta correggendo gli errori estivi e sta operando in entrata con giovani di prospettiva o con grandi ritorni. Come quello di Gavazzi, una vita in neroverde, tornato per dare man forte alla squadra di Tedino. Se ne sono andati Tsadjout, Falasco, Chrzanovski, Petriccione, in uscita anche Folorunsho, il pezzo da novanta. Sono invece arrivati Di Serio dal Benevento, Gavazzi, Iacoponi, Vokic, una rivoluzione che dovrà portare aria nuova. È quello che si augura il presidente del Pordenone che chiede «coraggio» alla sua squadra e soprattutto non intende rassegnarsi con un girone di fronte. Il trend fino ad ora in trasferta è piuttosto significativo: sette sconfitte e due pareggi, venti gol subiti e appena sei realizzati. Se da una parte i numeri condannano già il Pordenone e incoraggiano pensieri positivi, in casa biancorossa non sono così tanto sereni.

Non è un caso che Alvini, Matos e Chichizola al termine della gara con il Monza già puntavano l’obiettivo sul match del Curi, vero snodo della stagione. Sia per quanto riguarda la classifica che il mercato. Il Perugia prosegue la sua preparazione con un obiettivo chiaro: non trascurare nessun dettaglio. La buona notizia arriva da De Luca che ieri mattina si è rivisto in campo con una protezione al naso e oggi sosterrà la seduta con i compagni. Inoltre, in attacco, Alvini potrà anche contare sul rientro di Carretta. Squadra al completo e possibilità di scelta: così il Perugia va a caccia del primo successo del nuovo anno.