Sorrentino a Il Messaggero su DDR: "L’utopia più affascinante: guardare avanti, mai più indietro"

In un fondo su Il Messaggero, il giornalista Andrea Sorrentino ha parlato di cosa sa portando De Rossi alla Roma: "Cambiare pelle, sguardo, atteggiamento e pensieri, non solo sistema di gioco; e nel giro di pochi giorni, e nel bel mezzo della stagione. È l’affascinante utopia di Daniele De Rossi, l’allenatore interinale (ma chissà se poi lo è per davvero) che ha già squassato la Roma dal profondo, con una serie di cesure profondissime col passato più recente, alla stregua del trauma del taglio del cordone ombelicale che tutti abbiamo provato, senza però potercene ricordare".
Prosegue: "Semplicemente, ora, il comandamento è non guardarsi mai più indietro. Né in campo, tatticamente, né tantomeno psicanaliticamente, coi ricordi: quelli, soprattutto, rimuoverli o accantonarli. Si cambia registro e si attacca a prescindere, perché d’improvviso si hanno molti uomini con caratteristiche offensive (una volta erano due, massimo tre). Ci si difende anche col caro 4-4-2 (palpiti per noi discepoli di Sacchi, ma ci vorrà più equilibrata distanza tra i reparti) o persino a tratti col 4-5-1 della ripresa a Frosinone, ma in attacco si va subito a riempire la trequarti avversaria".
In chiusura: "Più che altro la lezione di De Rossi, finora una specie di alieno che ammette i propri errori strategici e spiega come li ha corretti, è dimettere la
qualità al centro dei pensieri, mostrando vie nuove a chi ne conosceva solo una. L’augurio a De Rossi è che la temeraria e necessaria rivoluzione riesca, l’ambiente romanista ne ha un bisogno vitale".
