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Champions, Europa League e Conference: perché il finale di stagione vale più di quello che si possa pensare? Il mercato dipenderà dalla classifica e dalle possibili vittorie europee. Inzaghi e Palladino: le scelte saranno decisive

Champions, Europa League e Conference: perché il finale di stagione vale più di quello che si possa pensare? Il mercato dipenderà dalla classifica e dalle possibili vittorie europee. Inzaghi e Palladino: le scelte saranno decisiveTUTTO mercato WEB
Oggi alle 13:46Editoriale
di Lorenzo Di Benedetto

Il campionato è agli sgoccioli. Ancora quattro partite e poi sarà tempo di verdetti definitivi. Da una parte la corsa Scudetto, con il Napoli artefice del proprio destino e con mezzo tricolore cucito sul petto, dall'altra la corsa alla qualificazione alle prossime coppe europee, dalla Champions League in giù. Nel mezzo le due italiane ancora impegnate in Europa: l'Inter nella ex Coppa dei Campioni e la Fiorentina in Conference. Il futuro delle tante squadre impegnate in questa lotta, dove oltre ai viola ci sono anche, in ordine di classifica, Atalanta, Juventus, Bologna, Roma, Lazio e, più indietro, Milan, dipenderà dagli ultimi 360 minuti di Serie A, ma anche dalle semifinali di ritorno di Champions e Conference League, e dalla finale di Coppa Italia.

Un finale di stagione che vale più di quello che si pensa.
Andiamo con ordine. Chi riuscirà ad aggiungersi a Napoli e Inter nella qualificazione alla prossima edizione della Champions League avrà il vantaggio di poter convincere i vari giocatori a dire sì a eventuali offerte di mercato, e questa non è certo una novità, ma anche chi andrà in Europa League avrà un vantaggio simile, anche se con meno entrate economiche provenienti dalla UEFA. Chi resterà fuori da tutto avrà il compito chiaramente più complicato e proprio per questo motivo il prossimo mercato estivo sarà condizionato da questo finale di stagione, più incandescente che mai. Poi ci sono i nerazzurri che sono a due passi dalla vittoria della competizione più importante d'Europa. Sarà complicatissimo, sia chiaro, perché il Barcellona mercoledì scorso ha dimostrato di poter fare qualsiasi risultato, nel bene e nel male, e poi ci sarebbe anche l'eventuale finale, non certo semplice. Ma alzare la coppa dalle grandi orecchie significherebbe ricevere dalla stessa UEFA un assegno importantissimo, che consentirebbe a Marotta e Ausilio di fare un calciomercato totalmente diverso, senza dimenticare poi gli introiti che arriveranno dal Mondiale per Club.

Milan guastafeste.
Parlando invece della finale della Coppa Italia la cosa più importante, chiaramente, sarebbe mettere il trofeo in bacheca, sia per il Milan che per il Bologna, ma oltre a questo ci sarebbe anche la qualificazione automatica alla prossima Europa League. I felsinei, come è logico che sia, vorrebbero sì vincere la partita del prossimo 14 maggio all'Olimpico, ma oltre a questo sperano anche di raggiungere per il secondo anno di fila la qualificazione in Champions attraverso il campionato. Per i rossoneri, invece, l'obiettivo è alzare la coppa e ritrovarsi nella seconda competizione europea per importanza, togliendo un posto alle altre squadre che attualmente sono in lotta. Con il compito dunque di essere i veri guastafeste di questo mese finale della stagione.

La Fiorentina per la storia: vietato sbagliare le scelte.
Infine la Fiorentina. Dopo due finali consecutive perse in Conference League negli ultimi due anni l'obiettivo è quello di spezzare la maledizione e vincere il trofeo, ma tra la gara di ritorno contro il Real Betis e l'eventuale finale contro il Chelsea, è logico pensare che sarà complicatissimo. Una cosa è certa, per Palladino, ma anche per Simone Inzaghi in Champions, sarà vietato sbagliare le scelte. Lasciare Moise Kean in panchina nel primo tempo al Benito Villamarin giovedì scorso, è stato un errore, da non ricommettere. Saranno decisive le idee e le stesse scelte anche nel weekend: impossibile lasciare indietro il campionato, ma la gestione delle forze sarà inevitabile. Palladino e Inzaghi lo sanno, come tutti sanno che il futuro di tutte queste squadre dipenderà, appunto, da questo finale di stagione.

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