Beccari: "Siamo felici di poter festeggiare lo Scudetto allo Stadium"

Chiara Beccari, attaccante della Juventus Women, ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com. La giocatrice bianconera ci ha raccontato le belle emozioni provate per la recente vittoria dello Scudetto. Ecco le sue parole:
Partiamo dalle emozioni, immagino molte, che hai provato in questi giorni…
“Sì, sono stati giorni molto intensi e siamo tanto contente di aver vinto lo Scudetto. Per me è un'emozione molto grande perché è il primo, non da aggregata, in prima squadra. Quindi è un'emozione molto forte. È una cosa che ho sempre voluto da quando sono arrivata qui da piccolina alla Juventus, quindi averlo realizzato è un sogno”.
Hai una dedica speciale per questo Scudetto?
"Vorrei dedicarlo a tutta la mia famiglia che mi è sempre stata vicina. Poi tutte le persone che in questi anni, sia qui in Juve che fuori, mi hanno permesso di crescere come giocatrice dentro e fuori dal campo. Quindi a tutte le persone mi sono state vicino”.
Ad inizio anno ti saresti aspettata di vincere lo Scudetto? In ritiro avevi percepito la forza di questo gruppo?
“Sì, penso che sia dai primi giorni, anche quando siamo andate in America, si è subito visto che questo gruppo era molto unito sia dentro che fuori dal campo. Qua tutti sono molto disponibili, sono tutte pronte a dare qualcosa in più per la compagna e questo si è subito capito. Ho visto subito questo spirito e penso che l'abbiamo trasmesso in campo”.
Ti aspettavi di aver un ruolo così importante nella tua prima stagione alla Juve?
“Sì, speravo di arrivare e riuscire fin da subito a dare il mio contributo. Però non mi aspettavo di giocare così tanto, anche se ovviamente ho avuto i miei alti e bassi, però tutto sommato penso che sia stata una stagione positiva e sono felice di aver contribuito alla vittoria dello Scudetto”.
A livello personale sei soddisfatta della tua stagione?
“So che potevo fare qualcosa di più magari in alcune parti del campionato. Però sono anche consapevole che questa stagione mi ha fatto crescere tanto, anche fuori dal campo a vivere certi aspetti della vita da calciatrice. Quindi mi sento tanto cresciuta e sono contenta della stagione che ho fatto. Ho imparato tante cose. Soprattutto ho appreso molto dalle calciatrici più grandi e veterane. Mi sento cresciuta sotto tanti punti di vista sia in campo che fuori”.
Quanto è importante per te la fiducia di Canzi?
“Ho sentito fin da subito la fiducia del mister e da parte di tutto lo staff. Mi sono sentita sempre parte del progetto, del gruppo. Questo è stato molto importante, anche quando andavo in campo sentivo la fiducia di tutti. Questo mi ha fatto sentire importante all'interno del gruppo e mi ha aiutato anche all'inizio anno a inserirmi al meglio in questa squadra”.
Dall’esterno sembrate un gruppo molto unito. Questo quanto è stato importante per la vittoria dello scudetto?
“Sì, secondo me l'unione del gruppo è stato quello che, poi nei momenti difficili, ci ha fatto magari risalire o uscire da periodi più bui. Quindi penso che sia stata la cosa in più che abbiamo avuto quest'anno”.
Chi riesce a trasmettere di più la juventinità alle nuove arrivate?
“Sono tante, Girelli, Bonansea, Rosucci, Gama, anche se magari quest'anno è stata più assente per via dell'infortunio. Sono tutte giocatrici che quando arrivi, sia a noi giovani che alle ragazze magari straniere appena arrivate, ti fanno capire cosa significa giocare per la Juve. Quindi ti rendono subito partecipe di quello che è la società, di quello che è Vinovo, la vita qua, quindi ti aiutano tanto”.
Sara Gama ha appena annunciato il suo ritiro. Quanto vi mancherà?
“Tanto, penso sia una persona che una volta che la conosci, che la vivi da vicino ti fa veramente capire cos'è l'essere calciatrice. Ti fa capire cosa vuol dire fare sacrifici per tutto quello che è la nostra vita. È una persona, secondo me, difficile da sostituire quindi ci mancherà tanto”.
Ti piacerebbe un giorno ereditare la leadership delle tue compagne più esperte?
“Sì, però penso sia tanto difficile arrivare a essere quello che sono loro, perché è tanti anni che sono ai massimi livelli, che si confermano a quei livelli quindi penso non sia facile. Poi anche a livello di leadership sono ragazze che ce l'hanno dentro, secondo me questo è quello che fa la differenza”.
Quanto ha inciso mister Canzi sul vostro trionfo? Sia a livello umano sia tattico…
“Sì, secondo me ha inciso tanto. Ha portato tanta novità all'interno del gruppo e inizialmente magari abbiamo avuto un periodo di adattamento a questo stile di gioco, perché nessuna di noi l'aveva mai provato. Però penso che ci siamo sempre adattate a quello che chiedeva e penso che si siano visti i frutti di questo lavoro. In questo Scudetto c’è tanto merito del mister e dello staff”.
C’è una tua compagna che ti ha sorpreso particolarmente?
“Penso ad Alessia Cappelletti anche se magari quest'anno ha giocato poco. È una persona riconosciuta da tutto lo spogliatoio, perché è quella che magari dà sempre tutto in campo, in ogni allenamento, anche se appunto magari quest'anno ha giocato meno. È sempre sorridente, ha sempre una parola per tutti, quindi mi ha sorpreso tanto il suo essere così, nonostante potesse avere anche lei qualche momento difficile”.
Hai dimostrato di essere una giocatrice molto generosa in campo. Pensi sia giusto giudicare un attaccante solo in base ai gol e assist?
"Penso siano molto importanti i gol per un attaccante, più di qualsiasi altro ruolo. Però so di essere tanto generosa, a volte forse troppo. Io magari sono troppo altruista, però penso sia anche importante non essere troppo egoisti in certi momenti e vedere anche la compagna che è messa meglio di te. Però a volte non devo esser troppo altruista, perché per un attaccante il gol è molto importante. Infatti, quando mi è mancato per un po' di tempo, l'ho sentito. Però sono felice di essere una giocatrice altruista”.
Cosa significa per te giocare nella Juve?
“Per me giocare alla Juve è una grande responsabilità, perché so che è una maglia pesante. Secondo me è la maglia più pesante in Italia e quindi giocare qua significa che hai tanta responsabilità devi sempre andare in campo per vincere per dimostrare che cos'è la Juve e cosa significa giocare qua. Quindi ti direi la parola più rappresentativa è responsabilità”.
Il tuo maggiore punto di forza e dove devi migliorare?
“Devo migliorare nel colpo di testa e magari essere un po' più presente in area quando la squadra attacca. Il mio punto di forza è il il dribbling, avere la palla sempre sotto controllo e vicina al piede".
Come ti piace passare il tuo tempo libero?
“La mattina sono sempre al campo, poi quando ho un po' di tempo libero cerco di svagarmi. Ora sono iscritta all'università, da quest'anno, quindi un po' lo passo così. Poi mi piace uscire e fare delle passeggiate, vedere le mie amiche, le compagne e passare il tempo così”.
Queste settimane lontane dal campo quanto sono state difficili?
“Tanto, perché è stato un infortunio pesante anche per il momento in cui è arrivato. Perché mi sentivo bene, in forma, in fiducia ed era tanto tempo che non mi sentivo così. Quindi farmi male in quel momento è stato difficile, anche magari vincere lo scudetto vedendo la partita da fuori. Ovviamente avrei preferito viverla da dentro, però mi sto riprendendo quindi sono tranquilla e aspetto”.
Quanto ci tieni a disputare l’Europeo?
“Tanto, è un obiettivo che mi ero prefissata ad inizio stagione. Ho sempre provato a fare bene per poi arrivare a quell'obiettivo lì. Quindi ora sto pensando di rimettermi in forma per provare ad arrivare al meglio alla preparazione all’Europeo”.
Che partita ti aspetti in finale di Coppa Italia?
“Penso che sarà una partita difficile, perché comunque è una partita secca e contro un avversario forte che sicuramente magari vorrà un po' di riscatto dopo questa stagione. Quindi dobbiamo essere concentrate sotto ogni punto di vista”.
L’Arsenal è appena arrivata in finale di Champions. Cosa pensi della vostra Champions?
“Secondo me, abbiamo fatto un buon percorso. Ovviamente poteva andare meglio, potevamo avere un po' più di fortuna in alcune partite. Però era il primo anno di un gruppo nuovo come il nostro. In alcune partite e in certi palcoscenici ci possiamo dire soddisfatte. Ovviamente c'è un po' di rammarico per non aver passato il turno. Però vedere appunto l'Arsenal che era il nostro avversario arrivare in finale è una cosa che ci deve comunque rendere orgogliosi di quello che abbiamo fatto”.
Cosa significa per te la possibilità di celebrare lo scudetto allo Stadium?
“Sarà penso una bellissima giornata davanti ai nostri tifosi e in uno stadio del genere. Siamo molto contente di avere quest'opportunità. Quindi speriamo di goderci al massimo la serata e di vincere la partita contro l'Inter”.
Si ringrazia la Juventus Women, Chiara Beccari e l’ufficio stampa bianconero nella persona di Sara Ganapini per la disponibilità.
