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Falcomatà all'attacco: "Dateci i soldi subito! Certificata inefficienza e l’incapacità di una intera classe politica regionale"
giovedì 5 novembre 2020, 10:35Le notizie
di Redazione Tuttoreggina
per Tuttoreggina.com

Falcomatà all'attacco: "Dateci i soldi subito! Certificata inefficienza e l’incapacità di una intera classe politica regionale"

Il sindaco di Reggio Calabria, Falcomatà, infuriato dopo l'ufficializzazione della zona rossa per la Calabria.

In una video diretta FB dice: 

"Per numero di contagi, la Calabria non dovrebbe essere neanche fra le zone gialle. La Calabria è zona rossa perché, nel caso in cui il virus dovesse diffondersi, non ci sono le capacità per doverlo affrontare. Noi calabresi stiamo pagando anni e anni di inefficienza politica, istituzionale e amministrativa rispetto al settore della sanità ed al modo di fronteggiare l’emergenza coronavirus".

Continua il primo cittadino reggino: "Tutto vorrei fare tranne che polemiche, in una fase in cui va tenuto insieme il Paese – rimarca il primo cittadino – però davvero si fa fatica a capire perché siamo chiusi, perché dovevano essere fatte delle cose e non sono state fatte negli anni e negli ultimi mesi. Noi siamo stati graziati perché ognuno di noi si è comportato bene ed ha rispettato le regole, così come grazie alla professionalità del personale medico e paramedico e la diffusione del virus è stata minore. Il virus ci ha lanciato un segnale chiaro: “ritorno, adeguatevi”. Queste misure sono state previste nei vari decreti e ordinanze regionali e nazionali e non sono mai state attuate. Se oggi fosse stato realizzato il centro covid regionale, la Calabria non sarebbe stata zona rossa. Le 500 assunzioni di personale medico e paramedico non sono state attuate. Anzi, il piano di assunzioni del Gom è stato bocciato. Non sono aumentati i posti di terapia intensiva, previsti nei decreti Conte e nelle ordinanze regionali".

Proprio nella giornata di ieri la continuazione del commissariamento della sanità regionale:  "Siamo ancora in questo commissariamento e non conosciamo se e come se ne potrà uscire. Fatto sta che l’assenza dai tavoli decisionali dei commissari dell’Asp, nominati dal Governo senza nessun confronto di percorsi con sindaci e amministratori locali calabresi, fa sì che oggi sia anche annientata la medicina territoriale. Non si può pensare che tutto si possa demandare ai nostri ospedali. Quindi il governo chiude la Calabria che non ha ospedali, ma mantiene i commissari che non danno una mano per la medicina di base".

Poi Falcomatà si rivolge al Governo Nazionale: "Non voglio fare l’incendiario e teniamo un comportamento istituzionale. Ma oggi c’è una regione e una città in ginocchio. Andate a dirlo ai gestori dei locali, ai fotografi. Siamo regione rossa? I soldi li dovete dare a noi. Siamo quelli che stanno pagando di più? Noi dobbiamo avere la priorità. E datele ai sindaci queste risorse, vogliamo essere protagonisti, avere diritto di parola e gestire risorse economiche che il presidente ha detto di voler dare al Paese.  Ci avete chiuso? Dateci il ruolo e la possibilità di capirne come venirne fuori e affrontare questo periodo. Risorse economiche che devono arrivare in maniera immediata. Questo lo pretendiamo e sarà la battaglia che ci vedrà impegnati fin da questa sera. Spero che questa sia la posizione della Regione Calabria e i rappresentanti istituzionali abbiano un atteggiamento di difesa dei cittadini calabresi".