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...con Ariedo BraidaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 25 febbraio 2020, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

...con Ariedo Braida

“Napoli-Barça sia un inno al calcio. Gattuso, che cuore! Io pronto a rientrare, ho tanto entusiasmo e guardo al futuro. Milan? Non mi propongo, chi vuole sa dove trovarmi. Messi in Serie A...”
Un passato di successo, nessuna intenzione di pensare a ciò che è stato e tanta voglia di scrivere nuove pagine importanti per il mondo del calcio. Ariedo Braida ha contribuito a fare la storia del Milan, poi una nuova esperienza, durata cinque anni, al Barcellona. E il futuro? Magari un ritorno al passato, proprio in rossonero. Per continuare a scrivere belle pagine di storia. “Sono fermo da tra mesi, troppi per me che ho sempre vissuto di calcio”, dice l’ex dirigente di Milan e Barcellona a a TuttoMercatoWeb.
Direttore, stasera c’è Napoli-Barcellona.
“Sono due grandi squadre. Grande il Napoli, grande Giuntoli e grande Rino Gattuso. Al Barça c’è un campionissimo come Messi, anche se la partita si gioca in uno stadio caldo come il San Paolo una squadra che ha l’argentino vince sempre, da qualsiasi parte. Ai dirigenti del Barça dicevo ‘con Messi es un equipo, sin es otro equipo”.

Per il Napoli la partita di stasera sembra assai insidiosa.
“Il Napoli si giocherà le sue possibilità. È una squadra che ha avuto qualche difficoltà ma sta dimostrando di essere competitiva. Però succede a tutti. E poi la squadra è stata rinvigorita dagli ultimi risultati. Gattuso ha portato entusiasmo”.

L’arma in più di questo Napoli, Gattuso. La sua grinta, il suo cuore.
“Rino è straordinario. Ha un grande cuore. E ci sono momenti in cui bisogna aprire il cuore, andare oltre l’ostacolo. Riuscirà a trasmettere la sua grinta, il suo carattere, il suo cuore, a tutti i suoi giocatori. Nel calcio non vince sempre il migliore, ma chi è più determinato e ha più voglia, chi è preparato meglio. Ci sono tanti fattori”.


E c’è Messi al San Paolo...
“Spero sia una partita che onori il calcio. Messi va a Napoli per la prima volta, dove è stato il suo grande conterraneo Maradona. Ogni tanto si fanno i paragoni, ma quando i giocatori sono bravissimi non se ne fanno... Vedere Messi a Napoli per i napoletani sarà una gioia, se ami il calcio lo ami nella sua interezza. Nella sua magia. È importante che ci siano questi valori che fanno si che la gente si innamori del calcio e dica ‘che partita che abbiamo visto. Il biglietto lo abbiamo pagato volentieri’. Purtroppo non sempre è così. Vorrei che Napoli-Barcellona fosse un inno al calcio, a questo sport meraviglioso dove c’è una grande passione che coinvolge tutto il mondo”.
Messi in Italia il prossimo anno: sogno o realtà?
“Domanda da molti milioni di dollari... (sorride, ndr). Penso che Messi stia troppo bene a Barcellona. È lì da ragazzino, è il simbolo del Barça per le sue magie. Sta talmente bene che per me sarà difficile vederlo altrove”.

E lei, direttore? La rivedremo in pista?
“Il calcio è la mia vita, ho sempre vissuto di calcio. Sono fermo da un po’ di mesi, troppi (sorride, ndr). Penso di poter dare qualcosa a questo mondo per l’esperienza che ho accumulato a vari livelli. Tanti anni al Milan, cinque al Barça, ma ho ancora l’entusiasmo di sempre. Non mi piace parlare del passato, dà la sensazione di essere vecchi. Io penso al futuro, cerco di vedere ciò che posso fare. Ogni tanto è giusto guardare a ciò che è stato fatto, ma bisogna pensare al domani. E io sono proiettato verso il futuro”.

Nel futuro potrebbe esserci di nuovo il Milan?
“Nessun contatto. Sono friulano e mia madre mi diceva sempre ‘non parlare degli altri, fai bene il tuo lavoro’. Se uno ha voglia mi chiama, l’idea di propormi è contro la mia natura e il mio modo di pensare e di fare. Chi vuole sa dove trovarmi”.