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#iorestoacasa - TMW consiglia: “Il meraviglioso giuoco. Pionieri ed eroi del calcio italiano”
Chiarisco fin da subito che sono un fan della prima ora dell'autore di questo libro – Enrico Brizzi – e che ho divorato praticamente tutta la sua opera di scrittore quindi mi viene naturale in questa settimana consigliare la sua trilogia sul calcio italiano dalla sua nascita fino ai primi campionati del secondo dopoguerra.
In “Il meraviglioso giuoco”, Brizzi racconta come il calcio sia arrivato in Italia grazie agli inglesi di cui Spensley e Kilpin sono i due più noti arrivati fino a noi, di come si è evoluto prendendo piede prima al nord e poi piano piano lungo tutto lo stivale. Sono gli anni d'oro del Genoa, ma anche del “Quadrilatero d'oro piemontese” (Pro Vercelli, Casale, Novese e Alessandria), del Torino che si appresta a diventare “Grande” e del Bologna che inizia a intromettersi nel dominio del Nord-Oves italiano (con quel primo scudetto datato 1924-25 che ancora oggi fa discutere). Si narrano i primi successi delle milanesi e di una Juventus non ancora egemone nel panorama calcistico italiano. Ma è anche la storia della genesi di Roma, Fiorentina e Napoli e di quel caledoscopio di squadre a esse precedenti che animavano le tre città e che solo negli anni venti si fusero per dare vita alle società che sono arrivate fino a noi. C'è ovviamente spazio anche per quella Nazionale che muoveva i primi passi e poneva le basi per dominare il Mondo negli anni '30 con Vittorio Pozzo alla sua guida.
Un libro fra lo storico (c'è infatti spazio anche per l'evoluzione economico-culturale del nostro Paese), il didattico e il romanzo (ma senza spazio alla fantasia) che ci racconta in maniera piacevole da dove veniamo e ci fa conoscere quei pionieri che hanno reso questo “meraviglioso giuoco” il più amato nel nostro Paese.
In “Il meraviglioso giuoco”, Brizzi racconta come il calcio sia arrivato in Italia grazie agli inglesi di cui Spensley e Kilpin sono i due più noti arrivati fino a noi, di come si è evoluto prendendo piede prima al nord e poi piano piano lungo tutto lo stivale. Sono gli anni d'oro del Genoa, ma anche del “Quadrilatero d'oro piemontese” (Pro Vercelli, Casale, Novese e Alessandria), del Torino che si appresta a diventare “Grande” e del Bologna che inizia a intromettersi nel dominio del Nord-Oves italiano (con quel primo scudetto datato 1924-25 che ancora oggi fa discutere). Si narrano i primi successi delle milanesi e di una Juventus non ancora egemone nel panorama calcistico italiano. Ma è anche la storia della genesi di Roma, Fiorentina e Napoli e di quel caledoscopio di squadre a esse precedenti che animavano le tre città e che solo negli anni venti si fusero per dare vita alle società che sono arrivate fino a noi. C'è ovviamente spazio anche per quella Nazionale che muoveva i primi passi e poneva le basi per dominare il Mondo negli anni '30 con Vittorio Pozzo alla sua guida.
Un libro fra lo storico (c'è infatti spazio anche per l'evoluzione economico-culturale del nostro Paese), il didattico e il romanzo (ma senza spazio alla fantasia) che ci racconta in maniera piacevole da dove veniamo e ci fa conoscere quei pionieri che hanno reso questo “meraviglioso giuoco” il più amato nel nostro Paese.
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