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A tutto Nedved: "Ricostruiamo la Juve dopo anni di titoli. Il futuro è nostro, anche il presente"
Ospite presso la Sala Olimpica del Padiglione 1 del "Salone del Libro di Torino", il vicepresidente bianconero Pavel Nedved ha parlato a 360° del mondo Juventus, del nuovo progetto firmato Allegri e della stagione in corso. Queste le sue principali dichiarazioni raccolte da TMW:
Sull'Allianz Stadium: "Mi viene in mente la casa, come è anche il titolo della libro. È orgoglio di tutti, società, tifosi. Mi viene in mente soprattutto questo. Avere lo stadio di proprietà significa un grandissimo orgoglio, dover supportare la società in modo che mantenga status d’eccellenza. Sulla nostra pelle viviamo la felicità di poter rappresentare la Juve”.
Sul legame con la Juve: “Sono vent’anni che sono qui, sono uno straniero che è stato preso come uno di casa. Devo ringraziare tutto il popolo juventino, la famiglia Agnelli che mi ha dato la possibilità di lavorare qui. Il senso di responsabilità è tantissimo, per restituire quello che mi hanno dato”.
Sulla partita più bella: “L’ultima contro il Chelsea, abbiamo vinto e come dice il presidente la migliore è sempre la prossima. È difficile scegliere una partita, la bellezza della vittoria è nel dna della Juve”.
Su Juve-Roma: "Sarà bellissima, si affrontano due grandi squadre con due tecnici che sono dei vincenti. Prepareremo sicuramente qualcosa di speciale, sarà bella da vedere”.
Sul momento: “L’assestamento ci sta, abbiamo cambiato allenatore. Serviva tempo, gli altri però corrono e noi non dobbiamo più fermarci”.
Sul progetto Juve: “Durante tutti quesi anni si è vinto tanto con una squadra molto esperta. Ora è giusto ricostruire qualcosa di importante, i tempi della Juve non si fermeranno mai. Si è investito su giovani importanti, il futuro è della Juve. Ma anche il presente”.
Sull’obbligo di vincere: “Siamo stati criticati negli ultimi anni ma abbiamo vinto lo scudetto, portato a casa due coppe. Alcuni in dieci anni non hanno vinto niente, noi conviviamo con questa pressione di dover vincere. Siamo abituati, chi lavora alla Juve deve saperlo, deve essere forte e non avere paura”.
Sul Fair Play Finanziario: “Il Fair Play Finanziario non funziona, spero che l'UEFA se ne sia accorta. L'idea giusta del calcio è spendere ciò che ricavi, l'autofinanziamento. Non spendere di più, è una linea che dobbiamo avere”.
Leggi QUI tutte le parole di Nedved!
Sull'Allianz Stadium: "Mi viene in mente la casa, come è anche il titolo della libro. È orgoglio di tutti, società, tifosi. Mi viene in mente soprattutto questo. Avere lo stadio di proprietà significa un grandissimo orgoglio, dover supportare la società in modo che mantenga status d’eccellenza. Sulla nostra pelle viviamo la felicità di poter rappresentare la Juve”.
Sul legame con la Juve: “Sono vent’anni che sono qui, sono uno straniero che è stato preso come uno di casa. Devo ringraziare tutto il popolo juventino, la famiglia Agnelli che mi ha dato la possibilità di lavorare qui. Il senso di responsabilità è tantissimo, per restituire quello che mi hanno dato”.
Sulla partita più bella: “L’ultima contro il Chelsea, abbiamo vinto e come dice il presidente la migliore è sempre la prossima. È difficile scegliere una partita, la bellezza della vittoria è nel dna della Juve”.
Su Juve-Roma: "Sarà bellissima, si affrontano due grandi squadre con due tecnici che sono dei vincenti. Prepareremo sicuramente qualcosa di speciale, sarà bella da vedere”.
Sul momento: “L’assestamento ci sta, abbiamo cambiato allenatore. Serviva tempo, gli altri però corrono e noi non dobbiamo più fermarci”.
Sul progetto Juve: “Durante tutti quesi anni si è vinto tanto con una squadra molto esperta. Ora è giusto ricostruire qualcosa di importante, i tempi della Juve non si fermeranno mai. Si è investito su giovani importanti, il futuro è della Juve. Ma anche il presente”.
Sull’obbligo di vincere: “Siamo stati criticati negli ultimi anni ma abbiamo vinto lo scudetto, portato a casa due coppe. Alcuni in dieci anni non hanno vinto niente, noi conviviamo con questa pressione di dover vincere. Siamo abituati, chi lavora alla Juve deve saperlo, deve essere forte e non avere paura”.
Sul Fair Play Finanziario: “Il Fair Play Finanziario non funziona, spero che l'UEFA se ne sia accorta. L'idea giusta del calcio è spendere ciò che ricavi, l'autofinanziamento. Non spendere di più, è una linea che dobbiamo avere”.
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