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L'Empoli completa la rimonta, con il Torino è 2-2. Granata in dieci per oltre un'ora
Il fortino resiste, ma solo parzialmente. Il Torino gioca un quarto d'ora, va sul doppio vantaggio, poi si addormenta un secondo e si ritrova in dieci contro undici per oltre un'ora, subendo subito il gol del 2-1 da Romagnoli e poi il pari da La Mantia. Era fondamentale non perdere per i granata, mentre l'Empoli può consolarsi perché la strada era davvero molto in salita dopo quindici minuti. Il 2-2 è sostanzialmente giusto, sebbene la squadra di Juric abbia rinunciato a giocare per tutto il secondo tempo.
Per festeggiare al meglio i 115 anni di storia - che verranno celebrati domani - il Torino parte forte, anzi, fortissimo. Così Zurkowski, forse stupito dalla velocità dei giri dei granata, sbaglia il disimpegno e regala il pallone a Sanabria. Sul rimpallo generato dalla conclusione del paraguagio arriva un Pobega in versione rapinatore d'area, bravo con l'esterno a insaccare sull'uscita di Vicario. Al quindicesimo la partita sembra già finita, perché Pjaca solca il mare della retroguardia toscana, senza essere fermato né da Stojanovic, né da Bandinelli, troppo teneri nell'occasione. Tiro all'angolino e raddoppio servito per il Toro, assoluto dominatore del campo.
Solo un qualcosa di casuale sembra potere riaprire la partita, cosa che succede poco dopo la mezz'ora, perché un rilancio senza grosse pretese di Vicario non viene sfiorato da Pinamonti, ma Zima e Singo attendono il rimbalzo e vengono entrambi superati, portando Di Francesco a involarsi verso la porta di Milinkovic-Savic. Il fallo di Singo, quasi dovuto, viene punito con il rosso dopo un consulto Var (inizialmente era giallo) e l'inerzia della partita cambia, perché pochissimo dopo arriva il 2-1 firmato da un colpo di testa di Romagnoli, su calcio d'angolo. Prima del 45' arriva nche un'occasione per Pinamonti che non aggancia un filtrante.
La ripresa ha meccanismi consolidati. L'Empoli prova a cercare il pari, il Torino si difende e spera di soffrire il meno possibile. Eppure dopo 45'' del secondo tempo c'è un cross di Di Francesco deviato da Bremer sulla traversa, quasi a gelare i granata presenti. Il brasiliano è pericoloso sia per i suoi che per gli altri, perché a metà del secondo tempo si lancia verso la porta avversaria, in corsa, spedendo però fuori. Poco prima che La Mantia segni, ma in leggero fuorigioco. Il Toro non riparte più, l'Empoli è padrone del campo e quasi sempre nella trequarti del Toro, costretto a soffrire e sperare di passare la notte indenne. Peccato al secondo tentativo lo stesso La Mantia non sia più in fuorigioco: Luperto porta il pallone e spedisce al centro dalla corsia, il centravanti anticipa il movimento e lo manda all'incrocio per il 2-2. Finisce così, con un paio di brividi finali per Milinkovic-Savic.
Per festeggiare al meglio i 115 anni di storia - che verranno celebrati domani - il Torino parte forte, anzi, fortissimo. Così Zurkowski, forse stupito dalla velocità dei giri dei granata, sbaglia il disimpegno e regala il pallone a Sanabria. Sul rimpallo generato dalla conclusione del paraguagio arriva un Pobega in versione rapinatore d'area, bravo con l'esterno a insaccare sull'uscita di Vicario. Al quindicesimo la partita sembra già finita, perché Pjaca solca il mare della retroguardia toscana, senza essere fermato né da Stojanovic, né da Bandinelli, troppo teneri nell'occasione. Tiro all'angolino e raddoppio servito per il Toro, assoluto dominatore del campo.
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La ripresa ha meccanismi consolidati. L'Empoli prova a cercare il pari, il Torino si difende e spera di soffrire il meno possibile. Eppure dopo 45'' del secondo tempo c'è un cross di Di Francesco deviato da Bremer sulla traversa, quasi a gelare i granata presenti. Il brasiliano è pericoloso sia per i suoi che per gli altri, perché a metà del secondo tempo si lancia verso la porta avversaria, in corsa, spedendo però fuori. Poco prima che La Mantia segni, ma in leggero fuorigioco. Il Toro non riparte più, l'Empoli è padrone del campo e quasi sempre nella trequarti del Toro, costretto a soffrire e sperare di passare la notte indenne. Peccato al secondo tentativo lo stesso La Mantia non sia più in fuorigioco: Luperto porta il pallone e spedisce al centro dalla corsia, il centravanti anticipa il movimento e lo manda all'incrocio per il 2-2. Finisce così, con un paio di brividi finali per Milinkovic-Savic.
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