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Che storia Calafiori: il no alla Cremonese, il Basilea, Vogel e i dubbi del Milan. Poi l'exploitTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 15 giugno 2024, 09:08Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Dortmund, Germania

Che storia Calafiori: il no alla Cremonese, il Basilea, Vogel e i dubbi del Milan. Poi l'exploit

Questa sera Riccardo Calafiori scenderà in campo dal 1' in Italia-Albania
Quando Riccardo Calafiori due anni fa si trasferisce al Basilea lo fa controvoglia, lo fa perché non ha alcuna alternativa. In quelle settimane, parliamo dell'estate 2022, in Italia erano interessate alle sue prestazioni solo due società: Salernitana e Cremonese. Soprattutto i grigiorossi nel mese di luglio si erano fatti avanti con una proposta convincente per i giallorossi ma il terzino classe 2002, che allora non sapeva di esser centrale, rifiutò. C'era ancora un po' di tempo e preferiva aspettare un club italiano più ambizioso.
Di meglio nei giorni successivi non arrivò: i cinque mesi al Genoa agli ordini del tedesco Alexander Blessin avevano fatto ulteriormente calare l'hype attorno al suo nome. Furono fallimentari: poche partite giocate male in una squadra incapace di segnare che concluse il campionato al penultimo posto, con una storica retrocessione.
Dopo il no alla Cremonese, e con la Salernitana che si era già defilata, per Calafiori non arrivò più nulla di concreto. Solo il Basilea, che in realtà era stata la prima a muoversi e tenne il punto fino alla fine. Fino al 31 agosto. Calafiori in Svizzera non voleva andarci, ma l'alternativa era quella di trascorrere una stagione alla Roma tra panchina e tribuna: "La scelta di Basilea non fu mia, sono stato quasi obbligato perché' era l'unica squadra rimasta. Ma mi sono subito ricreduto perché lì ho potuto giocare con continuità e senza pressione", ha detto qualche giorno fa.

A Basilea Calafiori arrivò malconcio. Aveva ancora un problemino muscolare che dovette curare per un altro mese abbondante e l'esordio arrivò solo il 9 ottobre contro il Lugano nel ruolo in cui tutti lo conoscevamo, ovvero quello di terzino sinistro. Una volta smaltito l'infortunio Calafiori è praticamente sempre in campo: Alexander Frei gioca con la difesa a quattro e in quel 4-4-2 gioca sulla fascia mancina.
Del resto quello era il suo ruolo: per tutti, ma non per Heiko Vogel. Il tecnico tedesco arriva a Basilea a metà stagione al posto di Frei e cambia modulo, passa alla difesa a tre. E in quel 3-5-2, il calciatore romano non ricoprire come al Genoa il ruolo di esterno a tutta fascia, ma si specializza da braccetto di sinistra.

E' il motivo per cui nell'estate successiva Giovanni Sartori lo acquisterà. Tutti pensano per dare un'alternativa in più a Lykogiannis e Kristiansen, in realtà è per schierarlo centrale. Anche qui però non stiamo parlando di una prima scelta. Come un anno prima, Calafiori si trasferisce solo il 31 agosto dopo che al Bologna tante trattative erano saltate. In verità nemmeno Bologna era la prima scelta del giocatore: a lungo aveva sperato e trattato col Milan, squadra che aveva detto di aver bisogno di un vice Theo Hernandez, ma poi non lo prese nemmeno dopo l'uscita di Ballo-Touré.


Calafiori viene acquistato dal Bologna il 31 agosto 2023 per quattro milioni di euro. Al Basilea, che un anno prima l'aveva prelevato dalla Roma per 1.5 milioni, viene concesso il 40% della futura rivendita. Che poi è la stessa percentuale che la società svizzera, nel 2022, aveva concordato con i giallorossi. Quando Calafiori passa al Bologna, la Roma riceve infatti ulteriori 1.6 milioni di euro che sommati a quanto incassato il precedente 31 agosto fanno 3.1 milioni di euro. A posteriori, un clamoroso errore.

L'ultima stagione di Calafiori è storia nota. Thiago Motta lo vede subito come centrale anche in una difesa a quattro. Lo responsabilizza, gli consegna il pallone in fase di impostazione e lo trasforma nel difensore di personalità che tutti conosciamo. Oggi il Bologna lo valuta almeno 40 milioni di euro e forse nemmeno bastano: "Ho comunicato al suo procuratore che questa estate non si muove", ha detto Fenucci in occasione della presentazione di Vincenzo Italiano. Ma la Juventus continuerà a provarci, è richiesta prioritaria di quell'allenatore che un anno fa ha saputo esaltare le sue doti consegnando così a Spalletti un centrale da Nazionale. Ci ha messo poco a capire di che pasta è fatto anche il commissario tecnico: l'ha convocato per la prima volta per questo Europeo e stasera lo lancerà dal primo minuto nella sfida d'esordio contro l'Albania.