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L'aneddoto di Fabregas: "Vicino al Napoli, parlai con Ancelotti. Anche Roma e Milan mi volevano"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
Oggi alle 13:53Serie A
di Niccolò Righi

L'aneddoto di Fabregas: "Vicino al Napoli, parlai con Ancelotti. Anche Roma e Milan mi volevano"

Parlando della sua carriera da giocatore, l'attuale tecnico del Como Cesc Fabregas ha raccontato di aver avuto in passato, quando giocava al Chelsea, contatti con Roma, Milan e, soprattutto, Napoli: "Quando ero al Chelsea mi cercò per la Roma. Stavo attraversando un momento difficile. Conte, appena arrivato, impiegava Matic e Kantè in mezzo al campo nel 3-4-3. Sono situazioni che si verificano, ma non la stavo vivendo bene. Ho dovuto spingere tantissimo per farmi apprezzare da lui e trovare spazio. Bene, in quel periodo parlai con Monchi per la Roma e Gazidis per il Milan. Mi volevano entrambi. Anche Ancelotti fece un tentativo quando stava a Napoli. Una sera era al ristorante con la moglie e quando Darren lo vide mi disse “vedrai che Carlo ti chiederà di andare al Napoli”. Fu la prima cosa che mi disse quando mi strinse la mano: “Sei pronto per venire da me?”".

Sul suo futuro Fabregas ha poi spiegato: "Niente è ancora deciso. Ho bisogno di una breve sosta a fine campionato, di un attimo di respiro prima di sedermi al tavolo con il Como... Mi ritengo molto fortunato perché qui la gestione del quotidiano è uguale tanto che si vinca quanto che si perda. Il confronto è costante. Como la priorità? Devo capire dove vogliamo andare. E in che modo. Sì, la priorità è il Como".


Qual è l’avversario che l'ha messa più in difficoltà in Italia?
"Il Napoli, sicuramente. Qui a Como Antonio ha cambiato la formazione 3, 4 volte in pochi minuti per crearmi dei disturbi e cercare la vittoria. Secondo me ha fatto anche molto bene, indipendentemente dal risultato finale. A ogni suo adattamento corrispondeva qualcosa di diverso da parte mia. Non è stato semplice, te lo posso assicurare. Un altro molto complicato è stato Gasperini. Mi è stato detto che per la prima volta l’hanno visto difendere a quattro, cosa che non faceva mai. Mi ha obbligato a cambiare tanto, a trovare ripetutamente delle contromisure".