La Roma cade male in Europa: il Plzen espugna l'Olimpico, primi fischi per Gasperini
Clamorosa seconda caduta europea della Roma, che all'Olimpico cede in modo impronosticabile al Viktoria Plzen, complicando di molto il proprio percorso in Europa League: termina 2-1 per gli ospiti, inutili gli assalti finali della squadra di Gasperini per cercare il pareggio. La gara parte male per i giallorossi, che concedono subito un occasionissima agli ospiti per un erroraccio in costruzione bassa di Hermoso, ma Durosinmi viene fermato dal guardalinee per un evidentissimo fuorigioco.
Black out collettivo a metà primo tempo per i giallorossi e il Plzen ne approfitta appieno: Prince Kwabena Adu porta in vantaggio i cechi grazie ad un'azione personale sulla sinistra, col ghanese che salta in velocità il giovane Ziolkowski e va a realizzare l'1-0 a tu per tu con Svilar. Passano solo due minuti e Cheick Souaré bissa, con un mancino velenoso che beffa il portiere dalla distanza: conclusione violenta che sfrutta un'ennesima palla persa dalla Roma, con Wesley. Gasperini cerca di scuotere i suoi e inserisce El Shaarawy per il giovane Ziolkowski, sotto shock dopo una mezz'ora molto negativa, ma la Roma di fatto non riesce mai a rendersi pericolosa dalle parti di Jedlicka.
Nella ripresa l'inserimento di Pisilli al posto di un Konè malconcio per un pestone subito, porta subito una scossa: bel cross di Celik da estra ed evidente tocco di mano di Jemelska su tiro a botta sicura dell'italiano, inevitabile la concessione del calcio di rigore, che Dybala insacca con freddezza. Pochi minuti ancora Pisilli vicino al gol con un destro violendo sul secondo pallo: Jedlička si distende sulla destra e devia in corner. Ci prova anche Bailey, subentrato nel finale, di mancino dalla media distanza: stavolta la conclusione sibila a lato, senza deviazioni.
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