Roma, Gasperini: "Rinforzi a gennaio? Non ci si può aspettare o cercare chissà cosa"
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Sassuolo, il tecnico della Roma Gian Piero Gasperini ha parlato anche del mercato di gennaio e del momento di Dovbyk
Sta cercando la quadra in attacco? Si aspetta qualcosa a gennaio?
"Non credo ci siano cose fantastiche… per quella che è la mia esperienza, direi che a gennaio non credo ci siano. Non ci si può aspettare o cercare chissà cosa. L’importante sono le caratteristiche, ecco. Probabilmente sugli attaccanti esterni c’è ancora un po’ da lavorare, un po’ da migliorare. Ma non è una questione legata a gennaio. Io, in questo momento, non sto nemmeno pensando al mercato: sto pensando a migliorare questa situazione che ci sta penalizzando e che, forse, ci fa apparire anche peggio di quello che realmente siamo. In realtà, la classifica è buona. Però, certo, la sconfitta in Europa League dell’altra sera brucia. Fa male. Già perdere con l’Inter ci aveva dato fastidio, per come era arrivata la prestazione. Ma perdere l’altra sera, contro una squadra che non potevamo permetterci di sottovalutare, fa ancora più male. L’unico obiettivo, giocando poi ogni tre giorni, è quello di migliorare. Anche attraverso esperimenti, come diceva lei, anche attraverso delle prove. Perché tanti giocatori sono stati fuori: Dybala è mancato per due domeniche, Bailey per due e mezza. E sono due giocatori che possono essere molto importanti, quindi bisogna provarli, bisogna mandarli in campo. Non si può aspettare troppo: bisogna farli giocare e vedere cosa succede sul campo. E poi, ovviamente, continuare a lavorare anche sull’Europa League. Abbiamo sei, sette giocatori offensivi: l’unica cosa da fare è alzare l’efficacia, migliorando la finalizzazione".
Dovbyk come ha reagito ai fischi di giovedì? Come si recupera Ziolkowski?
"I fischi, quando si perde come l’altra sera, ci stanno. Ci stanno per il giocatore, ci stanno per tutti quanti. Come si reagisce? Il giorno dopo si riparte e si cerca di prendersi gli applausi nella partita successiva. Un giocatore, finché indossa la maglia della Roma, va sostenuto. Da parte mia è così. I fischi e gli applausi sono riferiti alle prestazioni, ma da parte mia va sostenuto comunque. Ho sempre spinto chiunque, ho sempre portato avanti chiunque. Un giocatore qui deve saper reagire dopo una prestazione negativa e continuare a lavorare quando le cose vanno bene. L’obiettivo è sempre e solo quello di crescere e di migliorarci. Siamo ancora in una fase iniziale e credo che, rispetto ad altre squadre, in questo momento abbiamo buoni margini per fare qualcosa di meglio. È un campionato difficile, quindi possiamo solo migliorare".
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