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tmw / roma / Primo piano
Il solito ferragosto dopo un mercato lineareTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 23:00Primo piano
di Gabriele Chiocchio
per Vocegiallorossa.it
fonte L'editoriale di Gabriele Chiocchio

Il solito ferragosto dopo un mercato lineare

Quello di ferragosto è il periodo che tradizionalmente più si associa al riposo: è così fin dalla istituzione di questa festa, che ha origini romane. E proprio a Roma, come spesso accade, la regola viene infranta: in questi giorni, come ormai da anni a questa parte, nella capitale si sono vissute ore di caos. Prima era stato l’addio di Matic poco prima del giorno 15, poi tutta la telenovela Dybala, risolta con un nulla di fatto, quest'anno è stato il mancato addio di Koné, che a un certo punto sembrava praticamente dell'Inter e che invece è rimasto col solito, ormai a dire il vero scontato, colpo di scena..

Abbiamo già parlato dei vantaggi e degli svantaggi di quella che (al momento, perché le sorprese sono sempre dietro l’angolo) sarebbe stata un’operazione comunque rischiosa, ma, al di là del fatto specifico, la vicenda legata al francese è andata a movimentare un mercato che fin qui era stato quasi perfettamente lineare, con acquisti dettati dalle esigenze di Gasperini, accontentato fino adesso su tutte le sue richieste: terzino destro, centrocampista incursore, attaccante centrale associativo, braccetto di destra.

Ciò che sta un po’ modificando le cose è l'esigenza del famoso esterno/trequartista da affiancare a Soulé, per il quale la Roma sta cercando, o almeno così sembra, un profilo diverso da quelli che sembrava stare inseguendo, visto che sia Sancho che Bailey sono giocatori fatti e finiti e, specialmente il primo, costosi anche a livello di stipendio, oltre che di cartellino. Riempire il bilancio con questo tipo di costi significa dover aumentare i ricavi e quindi le plusvalenze: l’idea che la Roma possa permettersi di non cedere Koné e, al contempo, far entrare uno o due calciatori provenienti da squadre dell’alta Premier League resta un po’ tirata per i capelli, e la possibilità che, per come stanno le cose ora, si sia semplicemente deciso di posticipare i compiti a un momento successivo è abbastanza concreta.

In ogni caso, anche in questo ferragosto così caldo serve proseguire sul binario della linearità: niente cose straordinarie, ma obiettivi e precisi per montare gli ultimi pezzi di una Roma che tra una settimana si giocherà i primi tre punti del suo campionato. Più caselle verranno riempite, più posizioni saranno migliorate, più si potrà cercare la partenza sprint invocata da El Shaarawy, anche se storicamente non una caratteristica delle squadre di Gasperini. Sarebbe anche questo lineare, ma non è detto che non sia una cosa che non possa cambiare.