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Milan-Roma 1-0 - Scacco Matto - Dominio Roma fino al gol, gli errori sulla rete subitaTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 13:45Primo piano
di Alessandro Carducci
per Vocegiallorossa.it

Milan-Roma 1-0 - Scacco Matto - Dominio Roma fino al gol, gli errori sulla rete subita

LE FORMAZIONI - Gasperini ripropone Cristante sulla trequarti in marcatura su Modric. Soulé e Dybala giocano in avanti mentre a centrocampo El Aynaoui e Koné formano la coppia centrale, con l'ormai collaudata batteria di esterni formata da Celik a destra e Wesley a sinistra. In difesa, Mancini, Ndicka ed Hermoso.
Nel Milan, c'è Leao che gioca insieme a Nkunku nel 3-5-2 rossonero. Modric dirige i lavori in mezzo al campo, supportato da Fofana e Ricci. Saelemaekers e Bartesaghi gli esterni mentre in difesa spazio a De Winter (al posto dell'infortunato Tomori), Gabbia e Pavlovic.

DOMINIO ROMA - I giallorossi partono subito forte occupando la trequarti avversaria con un pressing alto e razionale. I rossoneri faticano a uscire, lanciano la palla lunga oppure cercando il movimento incontro di Leao, unico a dare imprevedibilità alla manovra. La squadra di Gasperini recupera il pallone abbastanza facilmente e in posizione interessante, nella trequarti avversaria, e questo porta i capitolini a creare parecchie occasioni, avendo la colpa di non concretizzarle. Quando imposta, invece, la squadra giallorossa sfrutta i movimenti incontro dei due centrocampisti, Koné ed El Aynaoui, tanto che, a volte, i due braccetti si alzano contemporaneamente e la linea difensiva è formata, per qualche attimo, da Koné, Ndicka ed El Aynaoui.

IL GOL - Sul finire del primo tempo, arriva il gol che decide il match. Tutto parte da un'azione di Celik, fermato da Bartesaghi sulla linea dell'area di rigore, decentrato sulla fascia destra. L'esterno del Milan serve subito Ricci, che trova Saelemaekers tutto solo per poter ricevere. L'esterno belga ha rappresentato un problema in alcuni tratti di gara. Sulla carta, ha giocato esterno destro ed è stato preso da Wesley, ma spesso cambiava fascia, svariando sul centrosinistra, e la Roma ha faticato per capire chi dovesse prenderlo. Tornando all'azione del gol, l'ex Roma riceve libero da marcature, anche perché Mancini è salito tantissimo, forse troppo, marcando Pavlovic addirittura nell'area rossonera, mentre Koné scherma Leao, ma nessuno si preoccupa di Saelemaekers. Altri errori: una volta che il belga riceve palla, Koné lascia Leao, non sa se intervenire subito e alla fine rimane nella terra di mezzo mentre Mancini rientra con una lentezza disarmante e, tra l'altro, sarà proprio Pavlovic a segnare il gol.

LA MENTE - La Roma, che fino a quel momento sembrava volare sulla ali dell'entusiasmo, si spegne improvvisamente come capita a molte squadre che creano tanto, dominano, e subiscono un gol praticamente alla prima occasione concessa. Rischia così di prendere il secondo, sbandando pericolosamente a inizio ripresa con una serie di errori individuali misti a stanchezza.

LE MOSSE - Gasperini toglie così Soulé (forse sarebbe stato meglio Dybala) ed El Aynaoui, inserendo Pellegrini e Bailey. Il numero 7 entra subito in partita mentre il giamaicano, molto largo a destra, scodella alcuni cross, ma nessuno può raccoglierli mancando, la Roma, di una punta vera e proprio, almeno fino al 77', quando fa il suo ingresso Dovbyk. Per il resto, Bailey combina poco ed è ancora un corpo estraneo mentre la Roma ha l'occasione di pareggiare su rigore, fallendo clamorosamente. Si vede proprio che non è serata.