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tmw / roma / Primo piano
Il paradigma Ziolkowski il modello da imitareTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 09:52Primo piano
di Alessandro Carducci
per Vocegiallorossa.it
fonte Redazione Vocegiallorossa - Alessandro Carducci

Il paradigma Ziolkowski il modello da imitare

In questi giorni, si parla tanto del calciomercato invernale che, a breve, aprirà i battenti. La Roma, ormai è noto a tutti, dovrà intervenire nel reparto offensivo, vero punto debole della squadra fino a ora. Dovbyk e Ferguson non hanno convinto e Gasperini sta spingendo molto affinché arrivino due nuovi innesti sul mercato (facciamo tre, considerando anche il difensore).

IL MERCATO ESTIVO – Sotto accusa è finito il mercato estivo, che ha visto gli arrivi di El Aynaoui, Ferguson, Wesley, Ghilardi, Bailey, Ziolkowski e Tsimikas, oltre a Vasquez e Zelezny.
Finora, chi non ha convinto appieno sono i calciatori arrivati in prestito. Per motivi diversi, ci si aspettava di più dai vari Ferguson, Bailey e Tsimikas. Il primo, in realtà, stava dando segnali di crescita prima di essere demolito da Gasperini dopo la gara contro la Juventus (“Non mi sta convincendo, tra lui e Dybala tutta la vita Dybala come centravanti”). Il secondo non è praticamente sceso in campo, falcidiato da una serie interminabile di infortuni. L’esterno greco è stato bocciato da Gasperini, che ha preferito schierare Wesley fuori ruolo pur di non impiegarlo.
Chiaro è che se la Roma avesse avuto più libertà, sotto il profilo economico, non avrebbe preso questi giocatori in prestito, ma avrebbe fatto altre scelte, prendendo altri giocatori a titolo definitivo.

IL PARADIGMA ZIOLKOWSKI - Per poter sopravvivere, la Roma, ma anche le altre italiane, devono prendere dei rischi, investire e attendere. Ziolkowski è un caso emblematico. A Torino ha giocato bene, venendo buttato nella mischia e dovendo guidare la difesa in una gara così delicata. Classe 2005, il polacco è stato acquistato per 6 milioni di euro. A Trigoria sanno molto bene che il calciatore avrebbe avuto bisogno di crescere ancora un pochino. Ha qualità e lo stiamo vedendo, ma deve un pochino sgrezzarsi (e già è migliorato rispetto a quando è arrivato a Roma). Se i giallorossi avessero aspettato un altro anno, Ziolkowski sarebbe stato più pronto ma il prezzo sarebbe schizzato e i capitolini non avrebbero, probabilmente, più avuto la possibilità di prenderlo. Tra gli arabi e la Premier League, appena un giocatore sembra poter diventare bravo i prezzi si alzano immediatamente e, per le squadre italiane, diventa complicato, non avendo le stesse possibilità economiche delle altre big. Ecco che, quindi, bisogna prendersi qualche rischio e arrivare prima degli altri. Così ha provato la Roma a fare anche per Ghilardi, pagato 11 milioni. El Aynaoui non è titolare ma è sempre presente nelle rotazioni e sta dando un buon contributo. Il calciatore, leggermente meno giovane degli altri due, è costato poco più di 20 milioni. Wesley, classe 2003, è stato strappato per circa 28 milioni di euro, altrimenti non si sarebbe mai mosso del Brasile. È un titolare indiscusso, un pilastro di questa Roma. Lo voleva anche la Juventus, ma è stata appunto spaventata dal costo del cartellino. E qui torniamo al punto principale. Per crescere, ci vogliono gli affari alla Ziolkowski, alla Ghilardi alla Wesley: giocatori con cui rischiare e da far crescere ma che poi possono diventare pedine fondamentali o anche solo plusvalenze da realizzare per poter investire ancora più soldi. In modo tale da potersi permettere più giocatori giovani di talento e meno calciatori in prestito, che rappresentano comunque un rischio e sui quali non hai il controllo.