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"L'unico sport in cui a comandare sono gli operai". Avveratasi la profezia di Mourinho, la Roma può permettersi di tenere Zaniolo fuori dal progetto e perderlo a zero?
mercoledì 1 febbraio 2023, 19:35Editoriale
di Luca d'Alessandro
per Vocegiallorossa.it
fonte L'editoriale di Luca d'Alessandro

"L'unico sport in cui a comandare sono gli operai". Avveratasi la profezia di Mourinho, la Roma può permettersi di tenere Zaniolo fuori dal progetto e perderlo a zero?

"Il mio rimpianto è nella parte delle cessioni. Cerco di essere una persona metodica, il calcio è l'unica attività commerciale in cui chi comanda sono gli operai. Puoi avere una strategia fantastica, ma se un calciatore non vuole muoversi non si fa nulla...". Questa era la risposta che Tiago Pinto aveva dato alla domanda di Vocegiallorossa.it fatta (dal sottoscritto) alla conferenza di fine mercato estivo. Una conferenza trionfante, visti gli acquisti di Dybala, Wijnaladum, Belotti, Matic. Una conferenza, dove, un altro vanto fu quello di aver tenuto Zaniolo, per comporre la Roma dei così detti: Fab Four. Visto il decorso del tempo, sembra essere passato un secolo, se non per il fulcro, la parte difficile del lavoro di un Direttore Sportivo: "Chi comanda sono gli operai (i calciatori)". 

La situazione legata al futuro di Zaniolo ha monopolizzato una sessione di calciomercato in cui la Roma si è trovata spiazzata dalla volontà del calciatore di lasciare il club. Un fulmine a ciel sereno? Non proprio, perché la situazione legata al rinnovo di contratto del calciatore è un qualcosa che dura da tanto, troppo tempo. Tanto che già questa estate, all'apice della carriera con la Roma, per il gol segnato in finale di Conference League, Zaniolo aveva mostrato più di un mal di pancia, con post social tanto sibillini, quanto chiari. Il campo però e incontri a seguire tra il club e l'entourage del calciatore avevano di fatto messo in standby la situazione. 

Senza fare ulteriore cronaca, la profezia di Mourinho si è avverata e Zaniolo è rimasto a Trigoria. E ora? Perché questa è la domanda. Stando alle ultime indiscrezioni, Zaniolo è fuori dal progetto tecnico. Quindi sarà out fino a giugno e in caso di non cessione (a prezzo più che stracciato) out fino a giugno del prossimo anno, con la nuova squadra scelta dallo stesso giocatore, già a gennaio? 

Il che porta a un'altra domanda: questo è il bene della Roma? Quello che la Roma col mercato bloccato dal FFP può permettersi? Al di là delle reazioni istintive dei tifosi (la maglia prima di tutto), di quelli che: "Zaniolo ha chiuso e deve rimanere out fino a che non scade il contratto", ci sono delle esigenze importanti a cui andare incontro.

"Nicolò ogni volta che gioca dà tutto, punto, e in questo senso il mio rapporto con lui è sempre stato buono. Però non puoi convocare chi vuole andare via e chi ha la testa lontana. Non puoi convocare un giocatore che ti dice che non è capace di aiutare la squadra in questo momento. Non devo recuperare il rapporto, non ci sono problemi". Così parlò Mourinho, colui che detiene il verbo in casa Roma e che spesso e volentieri fa il bello e il cattivo tempo, indirizzando su ciò che sia giusto o sbagliato, in quel determinato momento. 

“Tutti noi nel calcio sappiamo che ci sono due stagioni diverse: quella con il mercato chiuso, quando magari tutti noi abbiamo più serenità, e quella con il mercato aperto e ogni tanto gli interessi individuali vengono messi davanti a quelli collettivi". Queste le parole di Pinto a riguardo la situazione. 

Ora, tutte queste dichiarazioni sono arrivate prima che la situazione degenerasse, ma tornano utili dopo che la "pressione" mediatica non ha portato a far accettare al calciatore la soluzione migliore, economicamente parlando, per la squadra e per lui. 

Tornando però all'incipit: "Il calcio è l'unica attività commerciale in cui chi comanda sono gli operai". Tiago Pinto e la Roma sono ora a un bivio: dare un segnale, un qualcosa di rivoluzionario per tentare di riportare le società ad avere il coltello dalla parte del manico nella gestione dei calciatori, oppure, agire in maniera metodica, come piace al GM, tirare una riga e iniziare a pensare a una nuova strategia per il bene collettivo della squadra. Il fine? Quello di monetizzare il più possibile dalla cessione di Zaniolo in estate, perché, questioni di principio a parte, se si vogliono vedere nuovi giocatori, e di un certo livello, la Roma deve vendere per poi comprare e ogni milione, migliaia di euro conta. Il rapporto come si strappa si ricuce. Poi, ovviamente, noi siamo spettatori di un qualcosa che dovranno gestire il club e il calciatore e ognuno cercherà di fare i propri interessi.