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Salernitana, il “tabù Natale” degli allenatori: Raffaele il primo ad infrangere la tradizione
Il quarto Natale di Danilo Iervolino alla guida della Salernitana riporta alla mente i giorni in cui tutto ebbe inizio. Era la fine del 2021 quando l'imprenditore di Palma Campania decise di investire nel club granata. Seguirono mesi di emozioni con gli arrivi di Walter Sabatini e Davide Nicola, artefici della storica salvezza in Serie A ottenuta con quel leggendario "7 per cento" di possibilità.
Da allora, però, si è consolidata un'inaspettata consuetudine: nessun allenatore scelto a inizio stagione è mai arrivato alla sosta natalizia ancora in carica. Una tradizione involontaria che racconta le turbolenze vissute dal club campano negli ultimi anni.
Il primo Natale da presidente vide Iervolino confermare Nicola, che però venne esonerato nel febbraio 2023 per far posto a Paulo Sousa. Il tecnico portoghese durò poco: dopo un avvio difficile lasciò la panchina a Filippo Inzaghi, che a sua volta non completò la stagione. L'anno scorso toccò a Giovanni Martusciello pagare i risultati negativi, sostituito da Stefano Colantuono. Quest'ultimo arrivò alle festività natalizie ma le successive sconfitte contro Frosinone e Catanzaro ne segnarono il destino.
In questa stagione è Giuseppe Raffaele a vivere le pressioni della panchina granata. L'allenatore ha dovuto affrontare critiche e momenti difficili, ma le recenti vittorie contro Picerno e Foggia gli hanno ridato fiducia e stabilità. La dirigenza gli ha confermato la fiducia, ma il messaggio è chiaro: nel 2026 non ci sarà margine per errori.
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