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SALERNITANA: due mesi infernali hanno spazzato via l'ottimo avvio di stagioneTUTTO mercato WEB
© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com
martedì 10 dicembre 2019, 20:30News
di TS Redazione
per Tuttosalernitana.com
fonte La Città

SALERNITANA: due mesi infernali hanno spazzato via l'ottimo avvio di stagione

L’autunno di Gian Piero Ventura e della sua Salernitana ha tinte nerissime e l’immagine di una squadra in caduta libera, senza più nessun appiglio al quale ancorarsi. Alla vigilia della sfida con il Cittadella forti erano le ambizioni di lasciarsi alle spalle il novembre da film horror e ripartire. I novanta minuti del Tombolato hanno invece restituito una Salernitana ancora sconfitta, in preda a una crisi d’identità oltre che di risultati. Quelli che mettono Ventura e l’intera squadra sul banco degli imputati: in 15 partite sono appena 19 i punti portati a casa, con 18 gol fatti e 20 subiti. A spaventare è soprattutto la striscia negativa messa in fila negli ultimi due mesi: dal pari interno con il Frosinone alla debacle del Tombolato la Salernitana ha vinto una sola volta in ben nove uscite, portando a casa appena cinque punti. Andamento lento, ingranando la retromarcia dopo la partenza lanciatissima. Perché la striscia di tre vittorie consecutive in trasferta aveva consegnato al campionato l’idea di una Salernitana in una corsara e implacabile, un’immagine che oggi sembra già un miraggio. Anzi, nell’autunno che ha congelato sogni e ambizioni, la squadra di Gian Piero Ventura ha invertito il suo rendimento, diventando vittima sacrificale in trasferta e strappando punti solo in quell’Arechi considerato un tabù ad inizio anno. La striscia di cinque sconfitte consecutive a domicilio resta il peggior rendimento esterno dell’intera serie B, scomodando amarcord da far tremare le gambe. Peggio di Ventura fece appena qualche mese fa la Salernitana targata Gregucci, inanellando ben sette sconfitte consecutive in campionato lontano dall’Arechi, otto se si aggiunge anche il ko al novantesimo di Venezia nella finale di ritorno dei playout. Un’autentica Via Crucis verso la salvezza che Ventura ha provato a cancellare, rivoluzionando la Salernitana, costruendo con nuove fondamenta e rinnovate energie, prima di veder crollare lentamente le certezze messe in piedi a fatica.

I suoi cinque ko esterni consecutivi fanno il paio con quelli rimediati dal club granata nella stagione 2015-2016, la prima in serie B dell’era Lotito-Mezzaroma, iniziata con Torrente in panchina e proseguita con il Menichini-bis. Anche allora la Salernitana passò dal purgatorio dei playout per salvare la serie B, battendo il Lanciano e promettendosi di voler puntare in alto, evitando ogni rischio di retrocessione in serie C. Ed invece la realtà ripropone nuovi incubi emersi da sceneggiature vecchie ma pronte ad essere rispolverate a cavallo tra novembre e dicembre. A certificarlo sono i numeri, con il rendimento di Ventura che sembra quello fotocopia dei suoi predecessori. Un anno fa, Colantuono nello stesso numero di partite fece leggermente meglio, con 20 punti portati a casa, uno in più rispetto a quelli di Ventura, nonostante un attacco meno prolifico, 16 gol fatti rispetto ai 18 attuali, ma una difesa più solida, 17 per Colantuono rispetto ai 20 incassati dalla Salernitana attuale. Il primato in questa speciale statistica spetta a Bollini: nella stagione 2017-2018 il tecnico mantovano conquistò 22 punti in 15 partite, con ben 25 gol fatti e 21 reti subite. I numeri però sorridono a Ventura quando i dati del tecnico ligure vengono confrontati con i percorsi di Sannino e Torrente. Con il tecnico originario di Ottaviano, nella serie B 2016-2017, la Salernitana fece registrare 17 punti in classifica, numero ripetuto sia per i gol fatti che subiti. A chiudere la classifica il rendimento con Torrente in panchina: nelle prime 15 uscite l’ex bandiera del Genoa portò a casa appena 15 punti ma per lui l’esonero arrivò solo a gennaio.