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Salernitana, l'orgoglio di chi ha lanciato Motoc e PerroneTUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
lunedì 17 gennaio 2022, 18:30News
di Davide Maddaluno
per Tuttosalernitana.com

Salernitana, l'orgoglio di chi ha lanciato Motoc e Perrone

Talent scout ed entourage dirigenziali dei club che hanno visto crescere i due difensori debuttanti in A con i granata esprimono la propria soddisfazione

Una vittoria al di là della preventivabile sconfitta sul campo. Quella dell'esordio in massima serie per due virgulti del settore giovanile granata dalle storie diverse ma dal comune destino, rappresenta un motivo di orgoglio per una realtà come quella salernitana in cui il vivaio dalla fine dell'era Aliberti (salvo qualche positiva parentesi all'epoca di Lombardi), ha sempre avuto talloni d'achille e vissuto tempi bui e mortificanti. Due debutti che sanno di speranza per quel progetto di valorizzazione e restyling che il neo presidente Danilo Iervolino ha già specificato di voler curare in prima persona. Tornando alla sfida con la Lazio, l'emergenza Covid ha "imposto" a Stefano Colantuono scelte obbligate. Tra queste una è ricaduta su Andrei Motoc, difensore moldavo classe 2002 tesserato la scorsa estate per la Primavera. Svincolato dopo il fallimento del Carpi, fu l'ormai ex dirigente granata Alberto Bianchi a portarlo all'ombra del "Volpe". Di lui si dice un gran bene ed il primo a congratularsi per l'approdo in Serie A è stato Gianluca Vecchi, deus ex machina del settore giovanile carpigiano che tanti talenti ha svezzato prima di deporre le armi: "E' una soddisfazione enorme vedere ragazzi come lui affermarsi dopo tanti sacrifici - ha spiegato al"Resto del Carlino" - così come per noi che in tanti anni abbiamo lavorato nell'interesse della crescita individuale e collettiva prima umana e poi sportiva dell'atleta". Transitato dai settori giovanili di Granamica (che attraverso i social ha espresso il proprio orgoglio) e Sasso Marconi, lo scorso anno Motoc ha scalato le gerarchie in casa Carpi passando dalla Primavera (Berretti) alla prima apparizione tra i professionisti in Coppa Italia e successivamente anche in campionato sotto la guida di Pochesci. Il resto è storia recente con un altro ex biancorosso come Fabrizio Castori che aveva già avuto modo di saggiare le sue qualità in allenamento prima di lasciar spazio a Colantuono che nel momento del bisogno l'ha lanciato nella mischia senza rimanere deluso.

E' festa cittadina a Castel Morrone, centro del casertano, per la prima assoluta in massima serie di Mario Perrone. Approdato in granata nell'estate del 2018 dopo essere stato nel mirino anche del Livorno, il difensore mancino classe 2003 è uno dei tanti talenti svezzati dalla scuola calcio napoletana Materdei della famiglia Pirozzi che oggi esulta per l'apice raggiunto da uno dei suoi "scugnizzi", arrivato all'epoca dal Capua (post di congratulazione sui social anche dal club giallorosso) dopo aver militato anche nell'altrettanto storica Mariano Keller. Dopo il campionato Giovanissimi Regionali con la Materdei conquistò prima Ernesto De Santis al Torneo Internazionale di Cava poi Mario Landi che lo lanciò ufficialmente nel settore giovanile granata: "Che questa sia la prima di una lunga serie - fanno sapere poche ore dopo l'ingresso in campo del 37 dalla società partenopea - Siamo onorati di aver dato ad un ragazzo come Mario la chance di poter coronare un suo sogno. Inutile nascondere la nostra commozione, quanto accaduto ieri ci ripaga di tanti sacrifici fatti nell'interesse esclusivo della maturazione e della crescita di chi ci sceglie per iniziare a vivere da piccolino il proprio percorso calcistico". Il meglio deve ancora venire, per entrambi e per chi sogna con loro nella nuova era anche delle giovanili.